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Lippi chiude a Totti in azzurro Alemanno: «Spero ci ripensi»

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MarcelloLippi chiude all'idea di una nazionale modulata sulle «gabbie salariali» di umori regionali e sbalzi geografici, tra chi invoca rivoluzioni e chi evoca ritorni di campioni di casa. Il ct non vuole più perdere tempo: «Manca un anno al Mondiale, il tempo stringe e chi non ha dato risposte ora sta a casa». La squadra bastonata in Confederations cambierà eccome e il ct azzurro lo spiega all'appuntamento di mezza estate per l'amichevole con la Svizzera. Lippi non ama parlare di rivoluzioni. Di fatto, per la partita di domani a Basilea il ct ha rinunciato all'idea di una sperimentale completa, si è portato dietro gran parte del gruppo consolidato, aggiungendo i giovani per lui di più immediato inserimento, e dei «veterani» lasciati a casa i soli Gattuso e De Rossi finiscono nel novero degli azzurri a riposo. Per Toni, Amelia, Montolivo, Gamberini e Legrottaglie, si tratta invece di un chiaro messaggio. Così come anche per Cassano. Il futuro, aspettando Amauri, è fatto dei Marchisio e dei Criscito, oltre che del «fedelissimo» Giuseppe Rossi. «Queste convocazioni sono significative, eccome. Chi non è stato all'altezza resta a casa: non è una bocciatura, per tornare deve dimostrare di aver recuperato quei livelli necessari. I prossimi tre mesi sono i più importanti». La valutazione sul flop in Sudafrica resta invariata ma le ambizioni di Lippi non possono attendere: «Per vincere dobbiamo tornare a essere una squadra, e sono convinto che ci riusciremo». A cominciare dal test di Basilea, nelle intenzioni Svizzera-Italia deve essere la partenza accelerata verso il Mondiale. Senza guardarsi indietro. Impossibile, dunque, riaprire le porte a quel Totti che si tirò fuori tra tira e molla con Donadoni e ora lancia messaggi: «Dice che se lo chiamo ci pensa mille volte? C'è grande stima. Lui ha preso la sua decisione definitiva, e io non ho intenzione di tornare indietro». Ma la città di Roma non ci sta. Il sindaco Alemanno interviene: «Lippi ha preso atto di una decisione di Totti ma io penso e spero che il calciatore romano voglia rivederla perchè penso che il mondiale possa ancora farlo, debba farlo». Infine il ct ha parlato della Supercoppa della Lazio: «È uno splendido spot perché con un po' di fortuna ha vinto una squadra che, pur avendo problemi, contro una grande avversaria, ha dimostrato che nel calcio niente è impossibile».

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