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A Fiumicino è festa biancoceleste per gli eroi di Pechino

I tifosi della Lazio hanno invaso l'aeroporto di Fiumicino per festeggiare la vittoria nella Supercoppa Italiana (Foto GMT)

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Testa, cuore e le manone di Muslera, il nuovo talismano della Lazio targata Lotito. Ma anche la classe di Matuzalem oltre che il talento di Zarate e Rocchi. Un poker di giocatori che hanno regalato alla Lazio il «primo titulo» della stagione. Il portiere biancoceleste è stato decisivo il 13 maggio per la conquista della Coppa Italia arrivata ai calci di rigore, è stato fondamentale 87 giorni dopo per illuminare di biancoceleste anche il cielo di Pechino. Ora il suo riscatto è completo dopo le incertezze iniziali.   Ha convinto tutti ed è diventato un idolo per i tifosi laziali. Il giorno dopo la vittoria della Supercoppa Italiana, Muslerone non si esalta più di tanto, resta umile e ringrazia la famiglia decisiva per il riscatto: «Sono loro che mi hanno aiutato nei momenti difficili, ora sono felice, va tutto bene. È stato complicato conquistare la coppa: abbiamo viaggiato da una parte all'altra del mondo e giocato una finale senza tifosi e con un clima bruttissimo. Eravamo stanchi per il caldo ma siamo riusciti comunque a battere i nerazzurri: sono contento di aver vinto un altro trofeo con la Lazio, spero di continuare così». Oltre a Muslera, ecco gli altri eroi della spedizione cinese. Intanto Matuzalem, al primo gol con la maglia biancoceleste, motorino inesauribile di un centrocampo che, grazie alla grande umiltà, è riuscito a fronteggiare i fortissimi dirimpettai. Il brasiliano non nasconde la sua euforia dopo i tormenti estivi per un trasferimento che tardava ad arrivare. «È stata una partita indimenticabile, la più bella della mia vita», spiega il brasiliano ancora commosso. Poi la coppia d'attacco con Zarate che per una volta lascia i riflettori a Rocchi: «Ho fatto un bel gol, Mauri è stato bravissimo a darmi quel pallone, sono riuscito a calciare bene, l'idea era quella di scavalcare il portiere col pallonetto. È stata la vittoria del gruppo». Un bomber ritrovato per la gioia di Ballardini che crede molto in lui. Maurito, invece, elogia i compagni: «Siamo una bella squadra. È una grande gioia aver vinto la Supercoppa ma sono sicuro che sarà una stagione ricca di successi». E in campo è diventato pure altruista rispettando alla lettera le consegne del tecnico che gli chiede anche di dare una mano in fase difensiva. E Lotito? Il presidente gongola, la sua formula calcistica sta producendo risultati inattesi anche se è arrivato il momento di fare un altro piccolo sforzo per puntare a traguardi ancora più grandi. Ora si gode la sua seconda coppa e l'ottima operazione di marketing lanciata in Cina. La vittoria, oltretutto, è un ulteriore spot pubblicitario per il marchio Lazio. A conferma anche i dati di ascolto italiani: la gara si è aggiudicata la leadership della giornata con 4 milioni 165 mila telespettatori e il 34.71% di share. E la festa continua.

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