Là dove osano le Aquile
Il primo «titulo» della stagione sfugge all' Inter di Josè Mourinho e la Supercoppa finisce a Roma, sulla sponda biancoceleste. La partita, giocata in uno stadio quasi pieno - gli spettatori sono stati 70mila secondo gli organizzatori, una cifra straordinaria per un Paese, la Cina, nel quale le partite delle squadre locali non raccolgono più di 15-20 mila spettatori - è stata giocata al piccolo trotto nel primo tempo, per diventare vera nella seconda metà, quando si sono visiti i gol e un buon gioco, che deve essere stato apprezzato dagli appassionati cinesi. Un uno-due repentino e in parte fortunoso - Matuzalem ha aperto le marcature con un rimpallo sul volto, 5' dopo Rocchi ha chiuso i giochi con un'azione in velocità - ha punito l'Inter non più gioiosa macchina da gol, ma comunque in grado di sfornare occasioni e un Eto'oo già in condizioni eccelse. Le squadre sono state accolte da un pubblico entusiasta nel Nido d'Uccello, il surreale stadio olimpico della capitale. Per le due squadre, e per tutto il calcio italiano, si è trattato di un investimento sul futuro. Nel primo tempo, complici i 27 gradi e il 74 per cento di umidità, le squadre si sono studiate. L'Inter ha dominato il terreno di gioco creando occasioni su occasioni, sbagliate all'ultimo momento dagli attaccanti o salvate con grandi parate da un grande Muslera. Nella ripresa l'Inter è partita a testa bassa, decisa a fare sua la partita. Ci provano in rapida successione, con azioni a volte spettacolari Muntari, Zanetti, Stankovic due volte al tiro, Lucio pericoloso di testa ed Eto'o, presente ovunque. La Lazio parte rapida in contropiede al 17', e Matuzalem è bravo a bucare il suo connazionale Julio Cesar approfittando di una difesa interista troppo sbilanciata in avanti. Ripartono i nerazzurri e la Lazio trova il raddoppio su un'altra rapida azione di rimessa, Rocchi lanciato da Mauri conclude con un elegante pallonetto: 2-0, e Inter ko. La squadra di Mourinho si riversa nell'area avversaria ma la difesa dei biancocelesti regge senza eccessivi affani, Eto'o trova il gol che voleva a tutti i costi su un bel passaggio di Balottelli, entrato nel secondo tempo. Straordinaria la prestazione del camerunese, se si pensa che si è unito alla squadra da una settimana. Segna anche Milito, bravissimo quando ha la palla, in un'azione confusa nella quale l 'arbitro rileva una posizione irregolare di Etòo, sulla linea del tiro tra Milito e Muslera. Gol annullato e fine delle speranze dell'Inter. Per la Lazio di Davide Ballardini un inizio di stagione che promette veramente bene. Mourinho si consola con una squadra che a suo dire ha futuro, ma per ora non il «titulo».