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Il sogno di un'estate senza litigi

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Ora basta, non c'è pace, non esiste un'estate in cui la Lazio non sia coinvolta in qualche battaglia giudiziaria. Da calciopoli in poi solo tormenti, angustie, guerre legali di ogni tipo, carte bollate. Ci mancava anche il «Carneade» Rasmus Bengtsson e il suo procuratore a rimpinguare il conto in banca dell'avvocato Gentile, l'unico difensore della rosa sempre in campo. Nessuno dubita delle parole di Tare, ossia che il giocatore abbia firmato anche un contratto con la Lazio, però ai tifosi biancocelesti farebbe piacere evitare un altro ricorso alla Fifa. Tra dissidenti, Grassani che minaccia una causa per mobbing relativa a Pandev, Mutarelli, Behrami, Stendardo, solo per ricordarne alcuni, ogni giorno si apre un fronte. C'è persino il Velez che pretende 75.000 dalla Lazio per aver valorizzato Zarate, memore forse dei tempi di Cragnotti quando, bastava bussare, per ottenere qualche soldo. Ora non è più così e questo ai laziali fa piacere, ma trascorrere più tempo in tribunale che a Formello comincia ad annoiare i tifosi. Che sognano una trattativa normale per l'acquisto di un calciatore senza inseguire la personale e sicuramente anche giusta guerra alle parcelle di procuratori e mediatori.

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