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Spalletti: "Devo accettare le cessioni"

Luciano Spalletti (Foto Gmt)

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La Roma torna in campo stasera per il ritorno del terzo turno preliminare di Europa League. La squadra di Spalletti fa visita al Gent per difendere il 3-1 guadagnato all'andata. A far discutere, però, sono soprattutto le vicende di mercato. Quello di Aquilani, infatti, pare non essere l'unico sacrificio da compiere: «Dobbiamo accettare un paio di cessioni - ammette Spalletti - per poi andare a ricreare quel gruppo di giocatori di cui abbiamo bisogno per disputare un campionato di livello. Di calciatori ne abbiamo tanti, ma tenteremo comunque di sostituire i partenti». Il tecnico fa professione di realismo: «La squadra è di buon livello, anche se qualche penalità, in base ai risultati conseguiti nella scorsa stagione, dovremo subirla». Insomma, non bastano i venti milioni di euro piovuti dal Liverpool per sistemare i conti della società giallorossa. Juan e Baptista restano in vetrina, a disposizione rispettivamente di Real Madrid e Milan. Meno probabili le cessioni di Andreolli e Menez. Con il primo Spalletti pare aver ricomposto la frattura venutasi a creare nei giorni scorsi: «Il giocatore si è presentato a Roma dicendo che voleva andar via. Anche il procuratore (Patrick Bastianelli, ndr) ha fatto la sua parte. Se un calciatore chiede di essere ceduto dovrebbe prima dimostrare di meritare il posto che occupa. Ho parlato con il ragazzo e il nostro rapporto, adesso, appare più pianificato. Fisicamente sta meglio rispetto alla settimana scorsa. Domani sera (oggi, ndr) giocherà dal primo minuto». Anche Menez potrebbe far parte della gara, magari a partita in corso: in quel caso non potrebbe giocare la Champions con il Marsiglia - che lo ha richiesto alla Roma - fino a febbraio. «È un giocatore che possiede doti importanti - prosegue Spalletti - per lui sarà determinante non avere troppe pause di rendimento. A volte fa numeri incredibili, ma poi deve aggiungere dell'altro alla prestazione». Anche stavolta, comunque, Spalletti deve fare i conti con moltissime defezioni. Motivo che stasera lo spingerà a rispolverare il «vecchio» modulo 4-2-3-1. Totti sarà l'unica punta. Dietro di lui, sugli esterni, agiranno Taddei e Guberti (che sogna la nazionale), con Brighi nel ruolo di trequartista. In difesa spazio all'inedita coppia Mexes-Andreolli, con Riise restituito al ruolo di esterno sinistro. Contro il Gent dovrebbe bastare. Spalletti ne è convinto: «La Roma è già in buona salute, fatta eccezione per qualche piccolo inconveniente che fa parte del gioco. Non sono preoccupato».

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