Furia Ledesma
Delusione e sconforto. Rabbia e collera. Questa è la miscela di sentimenti che anima Cristian Ledesma dopo la mancata convocazione alla Supercoppa di Pechino. I rapporti tra lui e Lotito non erano idilliaci ma sembravano quantomeno essersi ricuciti negli ultimi tempi. Il Ledesma scartato dalla spedizione cinese non ha per niente digerito la scelta societaria, lo confessa il suo agente D'Ippolito: «La decisione di Lotito ha creato una spaccatura, non c'era nessun tipo di contrasto, il giocatore era contento e sarebbe rimasto alla Lazio se non fosse uscita un'opportunità migliorativa». E spiega tutto il retroscena degli accordi tra lui e il patron: «Lotito gli aveva chiesto di firmare il rinnovo prima della partenza ma lui ha preferito aspettare qualche giorno per vedere se il mercato si fosse sbloccato. Il presidente aveva annuito e quindi Cristian era tranquillo anche perché il tecnico lo considerava già un leader». Ad oggi le strade di Ledesma e quella della Lazio sono lontanissime. «Non vorrei - prosegue - che abbiano sfruttato la situazione del mio assistito per scongiurare il mobbing minacciato da Pandev e fatto un discorso del tipo o tutti o nessuno». Dopo questa delusione l'argentino si apre al mercato non solo italiano ma anche internazionale. «Se prima del 31 agosto l'Inter dovesse vendere Muntari, il suo erede sarà proprio Ledesma». E con la permanenza di Pirlo al Milan per Cristian si aprono anche le porte del Chelsea. Insomma che resti in biancoceleste, a detta del suo agente, ci sono zero probabilità. Con l'assenza di Ledesma, il recupero di Dabo fa tirare a tutti un sospiro di sollievo. Guai a sottovalutare l'Inter orfana di Ibraimovich, avverte il francese: «Quando sento dire che è meno forte dello scorso anno mi viene da ridere, Etò è uno degli attaccanti più forti del mondo». Anche il francese scuote la sua squadra: «Dobbiamo affrontare l'Inter facendo il nostro gioco, possiamo farcela». Ousmane Dabo invita i suoi compagni a mettere da parte la paura e a scendere in campo consapevoli dei propri mezzi. Il francese ha svolto la partitella al fianco di Matuzalem, indipendentemente dal modulo, Foggia dovrebbe essere tra i titolari. Difesa facilmente prevedibile con Lichsteiner, Siviglia, Cribari e Kolarov. Attacco affidato alle prodezze di Zarate e all'esperienza di capitan Rocchi. «Lo Sport unisce popolazioni anche molto lontane», ha sottolineato Lotito durante il tour della delegazione biancoceleste alla Mostra del Design sportivo della capitale cinese.