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Marco Madeddu Vucinic è fuori dal mercato.

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Allostesso modo il calciatore non può partecipare a una competizione diversa da quella già disputata se non a partire dal 1 febbraio 2010». Sono bastati dodici minuti, quindi, quelli giocati da Vucinic nel finale di gara tra Roma e Gent, per considerare il montenegrino fuori dal mercato. Difficile, infatti, se non impossibile, che una società come l'Arsenal o il Manchester decida di acquistare un calciatore che, regolamento alla mano, è impossibilitato a prendere parte alla prima fase della prossima Champions League, quella che si concluderà con i gironi di qualificazione agli ottavi di finale. Anche per la Roma la valutazione del giocatore sarebbe ridimensionata. A Trigoria, naturalmente, avevano già studiato il regolamento nel dettaglio. Ecco perché la decisione di Spalletti di inserire Vucinic in corso d'opera giovedì scorso contro i belgi, spazza via il campo da ogni dubbio: Vucinic resterà alla Roma. Diverso, dati alla mano, il discorso relativo ad Aquilani, Baptista, Menez e Brighi, tutti assenti all'esordio europeo. Anche Juan non ha giocato e sulla carta resta cedibile. Per Aquilani, ancora alle prese con i postumi dell'infortunio alla caviglia, il Liverpool sembra sempre più vicino: il giocatore ha già detto «sì». Molto dipenderà dal completo recupero fisico e dal probabile approdo di Xavi Alonso a Madrid, ma il nome di Aquilani è quello che al momento rappresenta l'opzione più remunerativa per il mercato della Roma. Nonostante l'ennesima rassicurazione di Menendez («Baptista – ha dichiarato l'agente del brasiliano a Romagiallorossa.com – resterà a Roma»), Pradè continua a lavorare per cercare di piazzare l'attaccante altrove. I sei milioni di euro lordi di ingaggio annuo garantito dalla Roma al centravanti, infatti, rappresentano una spesa troppo onerosa per le casse societarie orfane degli introiti della Champions League. In chiave cessione restano percorribili poi le piste relative a Menez (seguito dal Marsiglia e dal Monaco) e Brighi (corteggiatissimo dalla Fiorentina), anche se quest'ultimo rappresenta uno degli elementi più apprezzati da Spalletti: lui, essendo rimasto in panchina giovedì, potrebbe essere utilizzato dai viola in Champions. Solo dopo le cessioni si potrà pensare anche ad acquistare. Sfumato Cruz, per l'attacco prende forza la candidatura del madridista Negredo. Se il Real concede il prestito si può fare. Tra i nomi nuovi anche quello dell'ex palermitano Caracciolo, attualmente al Brescia. Per il ruolo di esterno Abate resta in pole. Continua, inoltre, la ricerca del portiere da affiancare a Doni. Scartate, per ora, le ipotesi Rubinho (Genoa) e Flavio Roma (Monaco). Arriverà anche un difensore: Lugano e Burdisso i nomi «caldi». #MARMAD@%@

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