Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Calendario «pazzo» stavolta i paletti non c'erano davvero

default_image

  • a
  • a
  • a

Trale qualità ci sono naturalmente estro ed inventiva, fantasia e talento. Ci sarà pure una ragione se siano riusciti a vincere per quattro volte la Coppa del Mondo con tre diverse generazioni di calciatori. Solo il Brasile ha vinto di più . Contemporaneamente la nostra organizzazione calcistica lascia molto a desiderare. La formula del nostro massimo campionato, che inaugurerà tra pochi giorni al sua 78ª edizione, è cambiata sei volte senza che ci fossero reali motivi per introdurre importanti mutamenti di organico. L'ultima variazione, quella che nel 2004-05 ha riportato la serie A da 18 a 20 squadre, ha rappresentato un esempio di improvvisazione con pochi riscontri nella storia dello sport. Prendiamo la recente compilazione del calendario. L'anno scorso ci avevano preso in giro, nel senso che dopo aver abolito il ridicolo ed assurdo sistema delle teste di serie, hanno istruito il computer in modo da salvare certi discutibili principi. Tra questi c'era l'esigenza che le partite di maggior interesse fossero distribuite in modo da evitare qualsiasi tipo di contemporaneità. Sta di fatto che nell'ultimo campionato le partite di cartello, quelle che riguardavano le due squadre milanesi, la Roma e la Juventus (in totale 6 incontri) si sono disputate in sei giornate diverse. Ugualmente i quattro derby erano stati collocati in modo strategico e mai contemporaneamente agli altri incontri di cartello. Nulla di male, ma questi «paletti» non erano stati dichiarati. Quest'anno invece, come è apparso chiaro appena il computer ha sfornato il calendario della seconda giornata (il derby di Milano e nello stesso turno Roma-Juventus) al computer sono state date istruzioni più elastiche. La distribuzione delle partite importanti in giornate diverse poteva essere un legittimo desiderio di Sky, che ha l'esclusiva delle dirette, ma non giovava allo sviluppo organico del torneo che veniva privato di incontri di cartello nella fase centrale del campionato (le ultime giornate del girone di andata, le prime del girone di ritorno). Quest'anno invece il computer è stato lasciato libero di decidere. Il derby milanese alla seconda giornata, Milan-Juventus all'ultima rappresentano a mio parere un divertente diversivo rispetto alle noiose abitudini del passato. Il sistema delle teste di serie è un'esigenza dei tornei ad eliminazione diretta, al prossimo mondiale di calcio Italia e Brasile non si incontreranno al primo turno così come a Wimbledon Federer e Nadal potranno trovarsi solo in finale. Ma in un campionato in cui ogni squadra deve, prima o poi, incontrare tutte le altre gli artifizi che per troppi anni hanno caratterizzato il calendario del nostro campionato non avevano ragione di essere. Non era necessario aspettare 78 anni per buttarsi alle spalle certe cattive abitudini.

Dai blog