Totti trascina la Roma in Europa
Una reazione d'orgoglio e la Roma va. La stagione ufficiale dei giallorossi inizia con una vittoria incoraggiante contro il Gent nel primo atto della lunghissima Europa League. E' subito Totti a prendersi sulle spalle la squadra: con un gol e «mezzo» ribalta lo svantaggio iniziale e mette in discesa una partita che era cominciata malissimo. Vucinic mette la ciliegina sulla torta e rende più agevole il viaggio in Belgio che la Roma affronterà il 6 agosto per la sfida di ritorno. La condizione è ancora approssimativa, il nuovo modulo deve essere assimilato, ma la testa dei giocatori sembra già dall'inizio quella «giusta». Per vincere i giallorossi devono innanzitutto battere la negatività che non sembra abbandonarli. Infortuni, «sfiga» e quant'altro. Il primo tempo è surreale. Come se la scorsa stagione non fosse mai finita, al primo affondo degli avversari la Roma cade in ginocchio. La stessa posizione in cui deve mettersi il senegalese Mbaye per battere Artur al 24': dormita generale della difesa sul cross di Thompson, Mexes immobile a centro area e la frittata è fatta. Subito dopo serve anche una parata di Artur per evitare il disastro quando da due passi Ljubijankic tenta il raddoppio. Fino a quel momento si era vista soltanto la Roma, con Guberti assoluto protagonista anche se sfortunato al momento cruciale. L'unico volto nuovo convince, anche se nel secondo tempo calerà alla distanza. De Rossi scende in campo ma è la controfigura di se stesso, Pizarro fa quel che può in mezzo al campo, la difesa distratta e troppo spesso scoperta agli attacchi avversari. Da correggere anche il nervosismo: Totti e Mexes le prime «vittime» della tensione. Nella ripresa i giallorossi chiudono subito il Gent nell'area di rigore e trovano il pari dopo dieci minuti: punizione dal limite di Totti leggermente deviata da Mexes, stavolta il portiere dei belgi (bravissimo fino ad allora) non può nulla. La Roma reclama anche un rigore: il fallo di Grondin di Taddei, tra i migliori, è dentro l'area ma l'arbitro dà solo punizione. Il penalty arriverà più tardi per fallo di Custovic su Totti che nella circostanza tocca il pallone con la mano: ci stava più l'altro rigore. Dal dischetto il capitano non sbaglia. Stavolta è il Gent in ginocchio: Thompson rimedia il secondo giallo e finisce anzitempo la sua partita. Totti & Co. capiscono che è il momento giusto per affondare. E ci riescono tirando fuori le ultime forze. Cerci e Vucinic entrano per l'esausto Taddei e il volenteroso ma poco concreto Okaka e portano forze fresche. Il montenegrino trova il guizzo giusto nel finale per il 3-1 su assist preciso di Pizarro. Portiere smarcato e tris che stende definitivamente la volenterosa squadra di Preud'homme. Il pubblico apprezza. Sugli spalti, nonostante sia fine luglio e il caldo della Capitale inviti tutti ad andare al mare, ci sono ben quarantamila spettatori, compresi i circa 18.000 abbonati. La Sud è piena e divisa: quando parte un coro contro la Sensi, gli anti-contestatori fischiano. Rosella fa spallucce e si gode la prima vittoria della stagione che deve portare al riscatto.