L'incredibile amore dell'Olimpico
Cipensa Totti. ma è di Mexes la paternità del pari, siglando su rigore. generoso, il sorpasso, prima del capolavoro di Vucinic, entrato con Cerci a dare brio e inventiva a una formazione ancora in rodaggio, ma già in grado di offrire cose buone. Con l'handicap, purtroppo, di una difesa che non cancella i disastri della stagione passata. C'è tutta la grandezza del popolo romanista, in questa torrida serata di fine luglio, in quarantamila all'Olimpico per un esordio in Europa di livello non eccelso: quasi gli stessi che negli anni passati, in settembre, erano abituati a incoraggiare le prime imprese di Champions League. Uno spettacolo che dovrebbe indurre alla meditazione chi non vuol saperne di tentare qualche soluzione ambiziosa per questa Roma che non potrà neanche mantenere lo standard attuale, già sufficiente per garantire una stagione ai livelli degli anni più recenti. Una platea meravigliosa, dicevo, purtroppo il palcoscenico notevolmente più modesto. Non che si potesse pretendere troppo da una squadra appesantita dalla preparazione e tuttora a ranghi largamente incompleti, impossibile pretendere da Okaka, ordinato e volenteroso, le giocate di Vucinic, pazzesco chiedere il massimo a un De Rossi in campo con dieci giorni di lavoro nelle gambe. Squadra solida e chiusa a riccio, il Gent ha piazzato Duarte in marcatura stretta su Totti, l'arbitro ha consentito il ricorso al falletto sistematico facendo anche innervosire il capitano.Tuttavia le occasioni non sono mancate, ci ha provato tre volte Mexes, ha tirato poco convinto Pizarro, già poco felice sui calci piazzati, anche dall'angolo. Piuttosto, va rilevato ancora una volta come la difesa non sappia sottrarsi ai suoi problemi, incerti Mexes e Riise sul gol di Mbaye, che a metà tempo ha posto i belgi in posizione di privilegio. Ma se Spalletti ha deciso di schierare il norvegese fuori ruolo, è segno che Andreolli non rientra nelle predilezioni del tecnico. Guberti, nuovo per queste scene, ha esibito un paio di spunti interessanti, con Totti, e soprattutto Taddei, uno dei più positivi.