Non ditemi chi è la più forte
FedericaPellegrini aveva appena toccato il bordo piscina del Foro Italico dopo aver stabilito il nuovo primato del mondo dei 400 stile libero, che immediatamente si è scatenata la cerimonia della incoronazione della nostra campionessa come miglior atleta italiana di ogni epoca. Cancellata, per quanto riguarda il nuoto, Novella Calligaris, dimenticate anche, o quasi, Valentina Vezzali, Sara Simeoni, Ondina Valla e tutte le altre campionesse che hanno compiuto le imprese più significative nella storia del nostro sport. Capisco come sia difficile estraniarsi dal clima di logica e giustificata esaltazione che ha accompagnato e seguito la straordinaria nuotata della ragazza d'oro del nuoto italiano. Inoltre credo che sia insopprimibile il desiderio degli appassionati di stabilire quelle graduatorie che sono affascinanti nella stessa misura in cui non sono possibili. È già difficile stabilire chi sia stato il più grande (o la più grande) nell'ambito di una sola disciplina sportiva, dopo di che si pretende di mettere a confronto campioni o campionesse non solo di epoche ma anche di discipline diverse. Ondina Valla è stata la prima italiana a vincere, nel 1936 alle Olimpiadi di Berlino, una medaglia d'oro, quella degli 80 ostacoli. Novella Calligaris era stata la prima atleta italiana, uomo o donna, a vincere qualcosa di importante nel nuoto. Sara Simeoni è stata la prima italiana a scavalcare i due metri nel salto in alto, Valentina Vezzali ha stabilito una serie infinita di vittorie che l'hanno proclamata Regina del fioretto. Dopo avere idealmente abbracciato e ringraziato Federica, credo che non sia giusto oltre che prematuro stabilire una graduatoria di valori tra imprese che mancano di omogeneità, tecnica e temporale, per essere messe a confronto. Mi è capitato di recente, dopo un breve commento pubblicato su queste colonne il giorno dopo la finale di Wimbledon, di avere scatenato sul più seguito blog tennistico (ubitennis.com) polemiche e proteste molto vivaci per avere osato chiedermi e chiedere se Roger Federer si potesse davvero considerare il più grande tennista di ogni epoca quando non si poteva nemmeno essere certi che fosse il più grande del suo tempo. Federica è stata grandissima, immensa, straordinaria ma la più grande preferisco non sapere chi è stata o chi sarà.