Alessia Filippi nuota per il "suo" oro
Dalla seconda giornata di gare del nuoto tra le corsie di questi Campionati Mondiali FINA non riceviamo medaglie ma qualche buona indicazione. Dopo l'oro ubriacante di Federica Pellegrini, lo Stadio del Nuoto si prende un giorno di riposo emozionale per far passare la sbornia. Le uniche eccezioni il pubblico di Roma le concede per Francesco Totti, seduto sugli spalti, e per la beniamina di casa, Alessia Filippi, impegnata nelle batterie dei 1.500 sl. Alessia fa la gara che vuole, determinata e incisiva ma senza esagerare. Il suo 16'04”84 le consente di entrare nella finale di oggi con il quarto tempo, dietro alla romena Potec e all'accoppiata Friis-Kobrich, entrambe scese sotto i 16 minuti. La Filippi è sembrata soddisfatta e ottimista per la finale di oggi: «Ho fatto la gara che avevo pianificato col mio allenatore Cesare Butini, in finale vedrete un'altra Filippi. Sono migliorata in tutti gli aspetti, soprattutto sotto il profilo psicologico e punterò decisamente all'oro». Al di là dei tempi di batteria sarà Camelia Potec la sua rivale per l'oro, quella Potec che chi ha buona memoria ricorderà strappare un clamoroso oro ad una Pellegrini appena 16enne, nella finale dei 200 sl di Atene 2004. Oggi sarà un'altra storia. Dalle batterie esce con il nuovo record italiano dei 100 dorso Mirco Di Tora (53”77), l'azzurro non riesce a ripetersi in semifinale dove la sua esclusione passa in secondo piano perché a mancare la finale è Airon Peirsol, primatista mondiale e vera e propria istituzione del dorso. Fanno il loro dovere anche Ilaria Scarcella e Chiara Boggiatto, guadagnandosi i 100 rana che potrebbero valere una finale. Poi succede che il livello diventa stratosferico e l'1'07 basso delle azzurre non vale un posto tra le migliori otto del mondo. Le semifinali dei 200 dorso maschili non vedono tra i contendenti il nostro Emiliano Brembilla, che pure aveva realizzato il tempo per esserci. Il ct azzurro Castagnetti, preso atto delle precarie condizioni di Emiliano, ha preferito risparmiarlo per la 4x200 sl, di cui è frazionista determinante. Oggi, ne siamo certi, lo Stadio del Nuoto tornerà a scaldarsi, perché l'obiettivo dichiarato di Alessia Filippi nei 1.500 sl è il gradino più alto del podio e perché comincerà la scalata al trono mondiale dei 200 sl Federica Pellegrini. Per gioire da subito bisognerà avere Alessia, per continuare a farlo bisognerà avere Fede.