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Hamilton, a volte tornano

Lewis Hamilton

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Di nuovo Lewis. Sembra di essere tornati all'anno scorso, quando il numero uno del Circus - almeno a giudicare da quello che riporta sul musetto della sua McLaren - regolava la Ferrari e si prendeva il titolo iridato. Ieri pomeriggio, nel catino dell'Hungaroring Lewis è tornato, mettendosi alle spalle 9 mesi difficili, fatti di critiche, polemiche e rivalità, visto che il suo connazionale Button guida la classifica...al «suo» posto. Un trionfo per il 24enne di Stevenage che riporta indietro nel tempo, a quando la sua McLaren era la monoposto più performante del Circus, a braccetto con la Ferrari. Non è un caso, forse, che nella gara dei déjà vu, il secondo posto sia andato proprio a Kimi Raikkonen, autore di una gara solida e concreta. Il finlandese, finalmente, tra le difficoltà del Cavallino, ha pescato un jolly importante, in attesa di sapere se realmente sarà Marc Genè il pilota pro-tempore che sostituirà lo sfortunato Felipe Massa. Terzo l'australiano Mark Webber, che con questo risultato diventa lo sfidante più accreditato di Button, che ieri ha chiuso settimo con una monoposto in netto affanno, lontana dagli standard brillanti di inizio stagione, ma che può contare su un margine di sicurezza di 18,5 punti sul tedesco. Al via Alonso non ha difficoltà a mantenere la testa della corsa, anche se Hamilton lo tampina da vicino. Raikkonen già da subito si fa notare per la sua andatura spedita, seppure dopo una partenza spericolata, con cui riesce ad insediarsi al quarto posto alle spalle di Webber. I «big» di questa stagione soffrono e faticano: Vettel arranca, Button veleggia nei pressi della zona punti in una pista che non offre troppe possibilità di sorpasso. Ma le sorprese iniziano da subito: dopo soli 13 passaggi Alonso perde l'anteriore destra, evidentemente montata in modo errato dai meccanici durante il primo pit stop. La gomma rimbalza pericolosamente in pista rischiando di colpire qualcuno e lo spagnolo è costretto al ritiro. Ancora i box sono protagonisti di un episodio che segna la gara: Webber si ferma nel corso del 20° giro, i meccanici hanno qualche problema e l'australiano perde tempo tornando in pista alle spalle della Ferrari di Raikkonen, che lo supera in corsia con una manovra al limite, ma regolare. Vettel si ritira per problemi alla monoposto, mentre in testa Hamilton non perde un colpo e guida con autorità su Raikkonen. La seconda serie di pit-stop non altera nulla nelle posizioni di vertice; gli ultimi 10 giri sono caratterizzati dal forcing di Mark Webber, che prova a passare Kimi Raikkonen ma il finlandese non molla e porta a casa un secondo posto prezioso per lui e per la Ferrari. Ottimo quarto posto per Rosberg, davanti all'altra McLaren di Heikki Kovalainen. Ottavo Jarno Trulli, con la Toyota. Ora per la F1 una pausa lunga, si torna in pista il 23 agosto per il GP d'Europa a Valencia.

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