Festa triste per Kimi pensando a Felipe
Haragione il pilota Ferrari, «c'è qualcosa di positivo nel weekend». Quantomeno bisogna trovarlo. Ed in effetti il finlandese ha fatto tornare il sorriso ai tifosi della Rossa. «La partenza è andata molto bene, sapevamo che avremmo dovuto guadagnare qualche posizione per aspirare al podio – ha spiegato a fine gara Raikkonen, che appena lasciato il circuito è corso in ospedale da Massa -. Sono riuscito a superare la Red Bull di Webber al primo pit-stop e poi ho fatto la mia gara. Ho cercato di raggiungere Hamilton, ma lui si è dimostrato più veloce e non c'è stato nulla da fare. Nell'ultimo pit-stop abbiamo avuto qualche problema, ma nel complesso siamo forse più vicini alla vittoria di quanto pensassimo». Poi chiarisce l'episodio che al via l'ha visto protagonista di una serie di manovre «borderline», alla fine non penalizzate dai commissari che pure avevano messo la sua vettura sotto investigazione: «Non mi sono accorto di aver toccato Hamilton, né di aver fatto una scorrettezza». Sorride, invece, e ne ha ben donde Lewis Hamilton che torna davanti a tutti dopo un digiuno di 9 mesi: «È stata una sensazione incredibile essere qui dopo così tanto tempo ed una lotta così estenuante. Tutti nel team non hanno mai mollato, sono molto orgoglioso. La macchina è stata fantastica, anche davvero non ci aspettavamo di vincere». Chiaramente un pensiero va a Massa: «Spero di poterlo dire a nome di tutti i piloti. Felipe ci è mancato molto, spero torni presto». Chi invece non può pensare positivo nonostante la classifica è Jenson Button, leader del mondiale, ma al volante di una Brawn ora in grande difficoltà: «Le altre squadre sono migliorate senz'altro. La Red Bull è molto più veloce e ovviamente la McLaren, la Ferrari e la Williams hanno alzato il loro livello. La nostra macchina, invece, non si guida come qualche mese fa». Fra. Car.