Nuoto, ora tocca alla Pellegrini
Il sabato del villaggio, non quello leopardiano ma quello dei mondiali, riserva emozioni che non ti aspetti. Dal lido di Ostia provengono notizie di medaglie, di imprese e di lacrime di gioia, tutte tinte d'azzurro. Nel cuore cittadino di questi campionati si gioisce per i trionfi che vengono dal mare e, congedando e ringraziando tuffi e sincronizzato, già si freme per il debutto del nuoto. Ci sarà da abituarsi, perché non saranno pochi i cambiamenti rispetto a questa prima settimana di gare. Intanto le piscine avranno le corsie, a dividere equamente spazi e responsabilità di coloro che si avvicenderanno di volta in volta, ognuno con il suo stile e ognuno nella sua specialità. Il cronometro, poi, con i suoi centesimi di secondo, prenderà il posto dei giudici e dei loro centesimi di punto. Da oggi non vince più chi fa meglio ma chi fa prima. E l'uomo che tocca sempre prima degli altri è Micheal Phelps, il Kid di Baltimora, il Cannibale, un ragazzo dalla faccia troppo buona per i sopranomi che porta. In realtà Micheal non le manda a dire a nessuno e appena arriva a Roma si preoccupa di rispondere a Magnini, fugando i dubbi sollevati dall'azzurro sulla veridicità del suo torcicollo e rassicurando tutti che i 100 sl li farà, prima o poi. Il mondiale del nuoto tra le corsie comincia oggi e Phelps, lo squalo, inizierà subito con la 4x100 sl, per ripresentarsi al Foro il terzo giorno per il suo esordio nei 200 farfalla, specialità in cui, manco a dirlo, detiene il record del mondo. I 100 sl saranno la gara di cartello anche per questi mondiali di Roma. Se è vero che Phelps non ci sarà e che Sullivan ha dato forfait, è altrettanto vero che le stelle non mancheranno. Il nostro Magnini è il campione in carica, il francese Bernard è il favorito, l'altro transalpino Busquet la possibile sorpresa, il brasiliano Cielo l'out sider che non ti aspetti. Non saranno solo gli uomini più veloci del mondo a scaldare il pubblico di Roma, ci sarà il re del dorso, l'altro americano Peirsol, poi Levaux, Lisogor, Locthe, ma anche i nostri azzurri Terrin, Rosolino, Marin e Lestingi. Per quel che riguarda le donne la profeta in patria è Alessia Filippi, la regina del momento Federica Pellegrini. Il poco spazio che resta dovranno dividerselo le altre, dalla Lenton alla Balmy, dalla Alshammar alla Aldington. Molte si fronteggeranno sin da oggi, purtroppo per loro, nella gara in cui la nostra Pellegrini detiene il record del mondo. I 400 sl donne sarà il primo test per Federica, l'occasione per mettere le cose in chiaro sin da subito, per dimostrare che è lei la più forte. Anche Flavia Zoccari, altra atleta di spessore, può dire la sua per una medaglia. La stessa finale, ma al maschile, vede l'esordio mondiale di Massimiliano Rosolino. Max, per centrare la sua 61esima medaglia internazionale, dovrà vedersela col tunisino Mellouli, di rientro da una squalifica per doping e col tedesco Biedrman, buttando un occhio alla corsia di Cesare Sciocchetti, altro azzurro in gara. Le altre medaglie di giornata arriveranno dalle staffette 4x100 sl, sia maschile che femminile, dove presentiamo delle squadre piene di talento che lotteranno per salire sul podio.