I regolamenti vanno sempre rispettati
Senzaentrare nei dettagli della vicenda che ha privato un nuotatore italiano, Valerio Cleri, di una medaglia di bronzo, non giova allo sport la necessità di affidare ad un reclamo una classifica. Certo i regolamenti ci sono ed andrebbero rispettati, anche quelli sbagliati. Semmai dovrebbe essere compito delle Federazioni semplificarli ed eventualmente modificare quelli che lasciano troppo spazio alle interpretazioni ed alle eccezioni. Il nuoto di fondo è disciplina difficile da regolamentare e non solo perché non ci sono le corsie. In alcuni casi i concorrenti devono arrangiarsi ricorrendo a tecniche che trasferiscono nell'acqua situazioni simili a quelle di un ring. Anche le testimonianze sono più confuse, la moviola aiuta poco. Da profano mi viene di azzardare che tra il nuoto di fondo e quello in piscina c'è la stessa differenza che in atletica c'è tra la pista e la corsa campestre. Mi hanno sempre affascinato le traversate, come quella della Manica, dove il giudice è il cronometro ed ognuno sceglie il percorso che vuole. Non ho titolo per affermare che portare in mare il nuoto è stata, forse, non solo una complicazione organizzativa (indipendentemente dalla mareggiata di Ostia) ma un allargamento eccessivo del programma. Naturalmente nel rispetto di coloro che a questa disciplina dedicano sacrifici e passione.