Cagnotto-Dallapé, argento nei tuffi sincronizzati

Tania Cagnotto è tornata sul trampolino che le aveva regalato il bronzo individuale conquistando oggi insieme a Francesca Dallapè uno storico argento nella finale del sincro da tre metri. Le due tuffatrici azzurre hanno reso i Mondiali di Roma memorabili per il movimento italiano piazzandosi seconde nella finale vinta con 348 punti dalle fenomenali cinesi Wu Minxia e Guo Jingling, grandi favorite della vigilia. Nonostante il dominio del binomio asiatico Cagnotto e Dallapè (329,70) sono ugualmente riuscite a far deragliare il pronostico della vigilia relegando sul gradino più basso del podio le russe Julia Pakhalina e Anastasia Pozdniakova (bronzo con 310,80). "Vi faccio tanti complimenti, siete state eccezionali, siete il nostro orgoglio", ha detto a fine gara il presidente della federnuoto azzurra, Paolo Barelli, rivolgendosi alle due tuffatrici italiane. La Cagnotto, particolarmente sorridente, ha ammesso di preferire questa affermazione al bronzo conquistato in settimana nella prova individuale dal trampolino da 3 metri: "Meglio in due e poi questa è d'argento!", ha esclamato. Felice ed incredula la Dallapè, atleta del centro sportivo dell'Esercito Italiano seguita con particolare calore, fanno sapere, dai militari dislocati in Afghanistan: "Mai nella vita mi sarei aspettata di ottenere una medaglia d'argento. Il mio scoglio - ha ammesso - era il doppio e mezzo indietro, ma prima di farlo Tania mi ha detto 'Fra, stai tranquilla'". Soddisfatto ma comunque lucido nei confronti della federazione Giorgio Cagnotto, padre e coach di Tania. "E' una medaglia d'argento pesantissima, abbiamo lavorato un anno intero e i risultati si vedono", ha detto l'ex asso della squadra azzurra di tuffi. Papà Cagnotto a fine gara ha sottolineato il lavoro e la costanza della figlia Tania e della Dallapè domandando alla federnuoto una maggiore attenzione alle esigenze economiche delle due tuffatrici. "Mi auguro che non ci sia più un'annata come questa, in cui abbiamo dovuto tirare un po la cinghia. Il nostro allenamento è rappresentato dalle gare - ha detto Cagnotto - noi dobbiamo gareggiare, ma se ci sono problemi economici diventa difficile".