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La Grimaldi conquista il bronzo

Martina Grimaldi

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La sesta giornata di gare dei Campionati Mondiali FINA è caratterizzata, per i colori azzurri, dalle amarezze che provengono dagli ennesimi quarti posti di questa edizione e da una gioia grande, inaspettata, che sposta l'epicentro delle emozioni mondiali dal Foro Italico al Lido di Ostia. Dulcis in fondo, si potrebbe dire, perché il dolce della giornata viene alla fine di un'impresa, la 10 km femminile in acque libere, e vale una medaglia di bronzo. Chi l'impresa l'ha compiuta, Martina Grimaldi da Bologna, all'arrivo piange e ride: «Quando ho capito che avrei lottato per una medaglia, mi sono sentita le lacrime agli occhi. A quel punto non potevo mollare». E dall'arrivo spalla a spalla con la russa Seliverstova poteva uscire un clamoroso argento. Martina però arriva stremata e le manca la lucidità proprio sul tocco: mette il sinistro anziché accorciare col destro. Significa bronzo. Le 45 partenti impostano subito un ritmo sostenuto anche se qualche atleta, Ilchenko su tutte, paga le fatiche della 5 km. A scandire il tempo le bracciate della britannica Keri-Anne Payne, capofila di un gruppo compatto in cui si attesta la presenza di Martina Grimaldi. A metà gara c'è il colpo di scena. La russa Ilchenko chiede aiuto alla barca medica per poi uscire dall'acqua zoppicando. Una rivale in meno ed una Grimaldi in più per il podio. A 2 km dall'arrivo Martina decide di provarci e prende la scia della Payne, poi si mette più esterna per evitare la bagarre delle inseguitrici. Arriva l'ultima boa e l'inglese accelera con decisione guadagnando quei 2 metri che le valgono l'oro. È la stessa Grimaldi a spiegare quello sprint finale e quell'argento mancato: «Forse quando mi sono ritrovata terza senza il pericolo di perdere il podio mi sono un po' rilassata e non sono stata incisiva nello sprint, a quel punto la Seliverstova mi ha beffato». A chiudere una giornata da incorniciare, la dedica finale: «Dedico questa medaglia a tutti i militari che sono caduti in missione di pace». Un bronzo da ricordare per una ragazza d'oro. Oggi occhi puntati al trampolino dei 3 metri, dal quale Tania Cagnotto e Noemi Batki cercheranno di centrare la finale del sincro. Nella finale maschile da 3 metri sarà Michele Benedetti a rappresentarci.

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