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La Sensi: "La Roma è già forte così"

Rosella Sensi

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«La Roma è forte così com'è». Decisa e ottimista, Rosella Sensi va dritta per la sua strada nell'estate più difficile da quando è salita al timone del club. Mentre i tifosi la contestano e i dubbi sul futuro societario non vengono sciolti (è slittata anche l'audizione di Fioranelli in Consob), il presidente giallorosso continua a lavorare con un obiettivo ben chiaro in testa: restare al comando della Roma nonostante la delicata situazione di Italpetroli e il pressing conseguente di Unicredit. Ieri pomeriggio, per la seconda volta in pochi giorni, la Sensi è stata ricevuta a palazzo Chigi, dove ha incontrato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta. Un colloquio durato poco più di quindici minuti dopo la chiacchierata di un'ora di sabato scorso. Top-secret il contenuto degli incontri, quindi non si può andare oltre semplici supposizioni: dalla richiesta di supporto sulle vicende societarie della Roma a un aggiornamento sui temi all'ordine del giorno del Governo riguardo gli stadi e la Lega calcio (oggi il presidente dei club di A Maurizio Beretta sarà ascoltato dalla commissione Istruzione pubblica e beni culturali del Senato a proposito della legge sugli stadi). Al termine della visita a Letta, Rosella non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Poco prima, però, aveva rassicurato i vertici del Roma Club Palazzo Chigi. «Guardate la rosa e ditemi se non siamo competitivi» ha detto la Sensi a chi le chiedeva informazioni sulla campagna acquisti. Il presidente conferma così la strategia di mercato, l'unica possibile con le risorse attualmente a disposizione: zero. La Roma cercherà di non smantellare l'attuale organico, cedendo un solo pezzo pregiato e reinvestendo una piccolissima parte dei soldi ricavati dalle cessioni per accontentare Spalletti con qualche ritocco (un attaccante, un portiere e un esterno). Ma chi partirà? Vucinic e Aquilani si contendono il ruolo di «agnello sacrificale». Se il Liverpool, come sembra, si presenterà con una cifra importante per il centrocampista la Roma lo lascerà partire. Ma finora nessuno ha bussato alla porta di Trigoria per presentare proposte concrete. Neanche per Vucinic. Juan, Baptista e Menez gli altri «gioielli» a rischio cessione. Il Bari continua il pressing per Andreolli che al momento è intoccabile, Brighi andrebbe volentieri alla Fiorentina. Il giovane D'Alessandro verrà girato al Grosseto in prestito con diritto di riscatto e controriscatto. Sul fronte-acquisti si registrano solo smentite: il procuratore di Pavlyuchenko nega contatti con la Roma, quello di Adriano fa sapere che il suo assistito non si muoverà dal Brasile prima di gennaio. Nel frattempo il ds Pradè si è informato sul prezzo di Abate: il Milan chiede 2,5 milioni di euro per la metà. Se ne riparlerà più avanti. Il prossimo passo concreto dei dirigenti sarà il rinnovo di Totti fino al 2014, già annunciato dallo stesso capitano a Riscone: «Firmo prima dell'Europa League». Il contratto da calciatore è ormai sistemato in tutti i dettagli, resta da definire la parte riguardante il ruolo di Totti nella Roma dal 2014 in poi. Firma e annuncio sono attesi entro il week-end o, al più tardi, all'inizio della prossima settimana. Il capitano guadagnerà cinque milioni di euro netti a stagione e tornerà a gestire in proprio i diritti d'immagine. Poi toccherà a Pizarro prolungare il suo accordo con i giallorossi fino al 2012.

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