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Tania Cagnotto quarta nel trampolino

Mondiali di Nuoto di Roma, Tania Cagnotto (Foto Gmt)

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La terza giornata di gare di questa 13esima edizione dei Campionati Mondiali FINA, offre numerosi spunti sia per il pubblico che per gli addetti ai lavori. L'attenzione di tutti, c'è da dirlo, è per l'inizio dell'avventura mondiale di Tania Cagnotto, protagonista con Maria Marconi dal trampolino da un metro. Le eliminatorie del mattino per le due azzurre alimentano speranze e sogni di medaglia, nonostante la presenza delle due cinesi e lo stato di grazia della russa Pakhalina. Tania e Maria saltano bene e se le aspettative di tutti erano per conquistarsi una finale senza troppe angosce, le azzurre riescono a fare anche meglio, con la bolzanina che si piazza terza a dividere le due cinesi e con la romana a seguirle da presso. Il metro è una specialità in cui non ci si possono inventare tuffi ad altissimi coefficienti, dunque, a parità di programmi, a fare la differenza sono le sfumature. Tania lo sa, malgrado il metro sia quasi una novità per lei, Maria è una specialista invece, ma tutti sanno quanto senta la gara. Nella finale del pomeriggio, 5 tuffi senza possibilità di recuperare, entrambe le azzurre si portano dietro le loro piccole lacune, che le condizionano soprattutto nelle prime due esecuzioni. All'inizio della terza serie di salti Maria è addirittura ultima mentre Tania si staglia perfettamente a metà di una classifica ancora sufficientemente corta per continuare a sperare. Da questo momento in poi, come se avessero finalmente smaltito la tensione, le nostre ragazze cominciano a fare sul serio. Per Tania è un crescendo meraviglioso che ricorda la rimonta dei fratelli Marconi nel sincro e che si porta con sé la paura che possa finire allo stesso modo, con tanta amarezza. Anche Maria prende sicurezza ma la sua gara, forse, è già troppo compromessa. Nel frattempo le cinesi non sbagliano un colpo ma su tutte si innalza la classe innata di Julia Pakhalina. La russa, sulla soglia dei 32 anni, mette il pilota automatico e in ciascun tuffo sembra rendere ogni difficoltà come un immenso piacere. Ad una sola esecuzione dalla fine la Cagnotto non è ancora condannata dalla matematica, è costretta a fare il tuffo della vita ma anche a sperare che la cinese che la precede sbagli qualcosa. Il tuffo della vita Tania lo fa, perché è questo che fanno i campioni, ma campionessa e non da meno è anche Wang Han, che si prende il bronzo piazzandosi davanti alla nostra per soli 8 punti. Ad 11 anni dal suo precedente oro mondiale, Julia Pakhalina vince ancora e pure con distacco sull'altra cinese Minxia. Maria Marconi chiude sesta. La giornata di tuffi si chiude con la finale dalla piattaforma sincro femminile, in cui ci rappresenta la coppia Marocchi-Spaziani, qualificatasi nona nei preliminari del mattino. Le azzurre portano a termine un programma che non può competere ancora con le coppie di testa, se ci si aggiungono piccoli errori di esecuzione, ecco che viene fuori il decimo posto finale. L'oro va alla coppia cinese, inarrivabile, argento Usa e bronzo Malesia. Oggi sarà la volta della Cagnotto dal trampolino dei 3 metri, il che vuol dire, gareggiare nel giardino di casa (finale alle ore 18 Rai3).

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