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Marconi beffati per 9 centesimi

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Mondiali di Nuoto, i tuffatori Nicola e Tomasso Marconi

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Nove centesimi, una beffa. Sono quelli che hanno privato i fratelli romani Nicola e Tommaso Marconi, di un medaglia che avrebbero meritato davanti al loro pubblico, nella loro città. E invece l'ultima evoluzione dei canadesi ha privato i due italiani di una gioia che probabilmente non potranno più avere, di questa intensità e in un contesto simile, nella loro carriera futura. E non è un caso se la rabbia a caldo di Nicola (il più grande dei due), ha toccato proprio il tasto del possibile addio. «Ora la federazione ci deve far capire - ha detto - se ha ancora fiducia in noi. Non ci hanno presentato ancora nessun progetto. Addio? Io ci avevo già pensato prima di questa gara, ma ora vedremo...». La giornata per i fratelli Marconi er ainiziata con i preliminari del trampolino da 3 metri sincro. A loro serve un po' tutto, la concentrazione assoluta dei tuffatori e la precisione sincronizzata dei ballerini. E questo è quello che ci mettono, quello che serve per chiudere il programma al quinto posto, qualificazione in finale assicurata e speranze di medaglia accresciute dall'esclusione delle coppie di Ucraina e Australia. I Marconi tengono botta e a due salti dalle fine siamo sono e ancora in gioco per una medaglia. I tuffi diminuiscono e si lotta con la calcolatrice alla mano, a contare pure i decimi di punto, e ad una sola fatica dalla fine siamo quarti, con 8 punti che ci separano dalla Germania e con i canadesi che ci tallonano da presso. L'ultimo tuffo degli azzurri fa esplodere lo Stadio del Nuoto e vale 88 punti e il sorpasso ai tedeschi. A separarci dal bronzo solo il tuffo del Canada che, però, ci regala una beffa e non una gioia. Chiudiamo quarti per 9 centesimi di punto. Oro Cina e argento Usa. La seconda giornata di gare di questa edizione romana dei Campionati Mondiali FINA, si articola tra le evoluzioni aeree dei tuffatori, apri pista della kermesse, e le apnee interminabili delle sincronette, in gara da ieri con l'esercizio tecnico della squadra. Una questione di aria, oltre che di acqua. Quella rarefatta che si respira dall'alto della piattaforma è l'aria di casa per le cinesi, in qualsiasi parte del mondo esse si trovino a saltare. Kang Li chiude il programma del mattino in testa alla classifica, seguita dall'australiana Wu e dalla messicana Espinoza.   Il dominio indiscusso dell'impero cinese subisce un clamoroso ridimensionamento proprio ad opera della meravigliosa messicana che si aggiudica uno splendido oro. La Espinoza mette in fila le cinesi rubando loro la tecnica, la concentrazione, persino il marchio di fabbrica, l'ingresso in acqua. In una gara senza precedenti la messicana chiude con l'oro mondiale realizzando 428,25 punti, davanti alla campionessa olimpica Chen Roulin e alla connazionale Kang Li. Oggi finali tutte al femminile e proveremo a consolarci con Tania Cagnotto (in diretta dalle 16 su Rai3).

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