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Luca e Fede Quella voglia di normalità

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Ieri,come tradizione, la presentazione delle nazionali azzurre: il nuoto di gran fondo in scena a Ostia, il nuoto sicronizzato, pallanuoto maschile e femminile e la grande squadra del nuoto uomini e donne. Da lì ci aspettiamo le medaglie, i record le soddisfazioni. E se Massimiliano Rosolino a 31 si merita il ruolo di portabandiera, Federica Pellegrini, star assoluta di questi mondiali, catalizza l'attenzione, anche col suo vestito lungo con il quale parteciperà alla cerimonia inaugurale domani sera. Sulle note dell'inno scritto appositamente da Claudio Baglioni, la bionda campionessa consegnerà al presidente della Repubblica Giorgio Napoletano la bandiera, in un incrocio sincero tra Sport e Stato. Lei, la stella, non si nasconde, vuole vincere e non nasconde nemmeno la sua bella storia d'amore con Luca Marin, altro grande protagonista della nostra squadra. Proprio loro, ieri, nell'Aula Magna dell'Acqua Acetosa, hanno assistito uno accanto all'altro alle parole del presidente della Federnuoto, Paolo Barelli. Che non ha nascosto attese e ambizioni. E ogni volta che si parla di vittoria, lo sguardo va a cercare gli occhini esaltati dal mascara scuro di questa bella figliola, pronta a lasciare l'Italia dopo il mondiale. Sì, il suo Luca Marin, dopo la tormentata storia d'amore con la francese Manadou, è pronto a una vera e propria «fuitina»: sei mesi e forse più negli Stati Uniti. «Andiamo lì per provare una esperienza diversa», racconta Luca, «ho convinto Federica, possiamo farlo, perché la prossima non è una stagione fondamentale per il nostro calendario di gare. Vogliamo staccare». Lei annuisce e conferma: «Vado via dopo questo mondiali, una esperienza che mi affascina». Curiosa questa energia centrifuga. Ma nemmeno troppo. Stiamo sempre parlando di giovani. Famosi, mediaticamente sovraesposti, ma pur sempre dei ragazzi. E da sempre, quando si è giovani, si ha voglia di provare, di viaggiare, di conoscere nuovi mondi. «Dopo il francese, imparerò l'inglese», dice Marin, glissando così sulla tormentata storia con la transalipina. «Qualcuno che "gufa" c'è sempre», incalza Federica, «disputiamo questi mondiali e poi cambiamo aria». Una coppia innamorata che vuole vincere e fuggire amorosamente. Una coppia che è anche il simbolo di un nuoto che con Alessia Filippi, la romana ambiziosa, Filippo Magnini, il nostro alfiere nella vasca dei 50 metri e Tania Cagnotto, figlia d'arte nel trampolino da 3 metri, proveranno a gonfiare un medagliere, che, giocando in casa, avrà certamente un sapore molto speciale.

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