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Lotito presenta Laziolandia

Lotito

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Stadio, si parte. E questa potrebbe essere la volta buona. Martedì 28 luglio la Lazio presenterà in Campidoglio il progetto per i nuovi impianti che ospiteranno la Polisportiva più grande d'Europa. L'area è quella sulla Tiberina, sui terreni di proprietà del presidente biancoceleste Claudio Lotito. Alla presenza del sindaco Gianni Alemanno, il patron laziale illustrerà la planimetria di quello che potrebbe diventare il più grande Polo sportivo della Capitale. Con loro ci saranno anche l'assessore all'Urbanistica Marco Corsini, l'onorevole Claudio Barbaro, delegato del sindaco per i nuovi stadi, e Alessandro Cochi, delegato allo sport del Comune di Roma. L'architetto Alfonso Mercurio sta lavorando da anni al progetto dello «Stadio delle Aquile» che sorgerà al km 9,4 della Tiberina: nello studio dell'A.M.A. Group, gruppo internazionale di società per l'architettura e l'ingegneria, il suo staff sta ultimando i lavori che hanno subìto un'accelerazione negli ultimi due mesi. Insieme ai suoi più stretti collaboratori, Giuseppe Brogna, Valerio Ratiglia e Enrico Petti, l'architetto Mercurio sta portando avanti la realizzazione dell'impianto grazie alla sua smisurata passione per il club per cui tifa da sempre. Il progetto iniziale presentato a Formello nel 2004 è stato cambiato radicalmente: è stata sviluppata una zona per le altre sezioni della Polisportiva che prima non era stata compresa nel disegno iniziale, è stato ridisegnato ex novo lo stadio che avrà una capienza da 55 mila posti. Nessun problema per le infrastrutture: c'è la linea ferroviaria - in cantiere l'idea di costruire una stazione ferroviaria per lo stadio n.d.r. - c'è l'autostrada A1 a cui verrà aggiunto uno svincolo per raggiungere lo «Stadio delle Aquile», c'è una piastra di ancoraggio per i mezzi fluviali. I tifosi potranno arrivare anche con le imbarcazioni partendo dalla diga di Castel Giubileo. Superati i numerosi vincoli ambientali. L'Autorità di bacino sta facendo una revisione dei livelli di esondabilità del fiume per quanto riguarda il tratto del medio e basso Tevere: presto arriverà il via libera, considerando che la maggior parte delle opere a ridosso del letto del fiume sono considerate «strutture trasparenti» ovvero elementi che non creerebbero intralcio in caso di piena del corso d'acqua. È stato avvicinato ulteriormente il terreno di gioco agli spalti, sarà un impianto all'inglese, non ci saranno barriere. Solo in caso di necessità, verrebbero innalzati dei cristalli che inizialmente saranno sotto il livello del terreno di gioco. Sotto le due tribune la struttura portante ospiterà una piscina olimpionica, un'altra per i tuffi, un campo di basket, uno per il volley, un altro per il calcio a 5, tutti dotati degli spalti. Nei quattro torrioni dello stadio verranno ospitate attività commerciali e ristoranti, lungo le due tribune i saranno i box degli sponsor, la tribuna stampa e i palchi d'onore. La copertura sarà in poliestere, dei lead luminosi irradieranno il logo Lazio anche di notte. Lo stadio sarà su due livelli: circa 30 mila tifosi verranno ospitati nell'anello inferiore, altri 25 mila saranno sopra. L'altezza dell'intera struttura non supererà i 45 metri. All'esterno, ci saranno 3 campi da calcio, 1 da baseball, 1 da rugby, 1 da football americano, 1 campo per l'hockey prato, sei campi da tennis, un campo di atletica leggera con la pista, un campo per il tiro con l'arco, 2 piscine olimpioniche scoperte da 50 metri. La zona comprende 40 ettari di parcheggi (una parte dei quali coperti da pannelli fotovoltaici) 28 ettari per la Polisportiva, 25 ettari per il parco tematico in cui è previsto un parco giochi (simil Luna park), una zona commerciale su 2 livelli, un albergo a 4 stelle. Laziolandia è pronta, la parola ora passa alle Istituzioni.

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