Spalletti: "Noi come Inter e Juventus"
Si conclude stasera, con l'amichevole in programma a Bolzano contro il Blackburn, la prima fase del ritiro pre-campionato della Roma. Spalletti può già tracciare un bilancio: «Il giudizio è positivo. Abbiamo svolto un lavoro corretto in previsione di quelli che saranno i nostri obiettivi ed è stata un'esperienza importante anche per ciò che riguarda il contatto con la gente. Inoltre, abbiamo potuto conoscere meglio i nostri elementi più giovani». Le due settimane in Trentino, però, hanno prodotto anche qualche problema. «Qualche intoppo c'è stato – ammette il tecnico – ma era prevedibile. Penso soprattutto a Perrotta, mi dispiace molto che si sia infortunato, ma abbiamo fatto tutto il possibile sul piano della prevenzione». Anche Menez, seppur in modo più lieve, ha accusato problemi fisici: «E' un altro di quelli che non ha potuto lavorare al meglio per via di un problema al ginocchio. Peccato, perché se avesse potuto sviluppare bene tutti gli allenamenti avrebbe avuto benefici anche sul piano dell'integrazione nel gruppo. Lui è un ragazzo sensibile, un po' introverso, ma ha grandi qualità tecniche ed è dotato di grande estro. Doti che, se accompagnate da una certa condizione fisica, gli permetteranno di far bene». Tra gli interrogativi da sciogliere restano soprattutto quelli legati al mercato: «Saranno necessari dei movimenti in uscita. Non so dire quali, ma sicuramente a qualcosa dovremo rinunciare. E' ovvio che il gruppo con cui stiamo lavorando non sarà identico a quello che affronterà la prossima stagione, ma ormai il calcio è questo. Bisogna adeguarsi a tutte le situazioni». L'importante è rimanere con i piedi ben piantati a terra e lavorare sodo: «So che Juan ha parlato di scudetto, io dico che sarebbe meglio garantire almeno l'ottanta percento delle presenze. Questa è la base da cui partire e con cui ragionare in ottica futura». Tra le novità principali di questo ritiro estivo c'è sicuramente il nuovo modulo tattico. Un esperimento che andrà testato anche in relazione alle qualità di Baptista: «Bisogna tenere conto delle esigenze del ragazzo. Giocando con le spalle alla porta non si trova benissimo, preferisce partire da lontano e inserirsi negli spazi. In questo modulo può giocare solamente accanto a Totti, ma resta aperta anche qualche altra soluzione, come quella di giocare con il trequartista». Alla Roma, forse, farebbe comodo un attaccante dalle qualità di Vieri. Il giocatore sarebbe felicissimo di vestire la maglia giallorossa, ma Spalletti respinge la candidatura: «Vogliamo qualcosa di più fresco, di più giovane». Cruz e Shevchenko possono accasarsi altrove.