Baldini: Dal doping al trono d'Europa
L'annus horribilis di Andrea Baldini è finito. Il fiorettista livornese ha conquistato il suo secondo titolo continentale individuale, battendo il britannico Richard Kruse (15-7) ai Campionati Europei di Plovdiv, in Bulgaria. Il ventireenne dell'Aeronautica, in questi ultimi 365 giorni della sua carriera, ha sperimentato sulla propria pelle tutta la parabola che Vico attribuiva al corso delle nazioni. Baldini si impone nel firmamento della scherma a soli 19 anni, con il bronzo individuale agli Europei di Zalaegerzeg e l'oro nella competizione a squadre. Sempre nel 2005 arriva la conferma ai Mondiali di Lipsia, dove conquista l'argento insieme alla squadra azzurra. Poi, l'astro nascente diventa sempre più luminoso. Ai Mondiali di Torino del 2006, cede alla sua bestia nera, il tedesco Peter Joppich, e vince l'argento. Nel 2007 arriva la consacrazione con la vittoria in Coppa del mondo e agli Europei di Gand. Poi la moira Atropo recide il filo. Proprio un anno fa, con le valigie già pronte per essere imbarcate sull'aereo per Pechino, dove stavano per cominciare i XXIX Giochi olimpici (nei quali Baldini partiva da gran favorito) gli arriva la squalifica per doping e l'esclusione dalla squadra azzurra. Galeotto un test antidoping, effettuato sul fiorettista ai Campionati europei di Kiev (luglio 2008), che evidenziava la positività al diuretico furosemide. Primo del ranking mondiale, sentitosi scippato delle sue prime Olimpiadi, Baldini parla subito di complotto e punta il dito su Andrea Cassarà, che parte per Pechino al suo posto. L'ipotesi di complotto viene però smontata nell'ottobre del 2008 dalla procura antidoping del Coni, ma intanto la medaglia olimpica di fioretto è sul collo del tedesco Benjamin Kleibrink. Lo scorso aprile il Tribunale antidoping della Fie decide che il purgatorio è finito: in maggio Baldini torna in pedana per la Coppa del mondo. Ieri, infine, dopo il Calvario, la resurrezione e il raggiungimento del nirvana del grande campione: «Questo successo - ha detto Baldini dopo la finale - è il frutto di un trend positivo che segue i successi in coppa di Montreal ed Estado Vargas. Sono venuto qui in Bulgaria per vincere l'Europeo e non per prendermi particolari rivincite dopo gli spiacevoli fatti che hanno condizionato la mia vita. Ho tirato con serenità e con un approccio psicologico diverso rispetto a un anno fa. Sono cambiato dentro e la vittoria con Joppich (ai quarti, ndr) è il culmine di una maturazione quasi obbligata. Una lucidità nuova». Sesto posto per Stefano Barrera, 13° Simone Vanni. Nella spada femminile la corsa di Cristiana Cascioli e Francesca Quodamcarlo si ferma agli ottavi: sono 12° e 15°. Oggi le prove individuali di sciabola femminile e spada maschile.