«Pronti a sfidare le corazzate»
Ilmanager della nazionale azzurra Marco Mazzieri si avvicina al Mondiale italiano con l'esperienza accumulata nello scorso World Baseball Classic. «La mia esperienza, come quella della squadra - afferma - si spiega male a parole, perché sono sensazioni davvero difficili da descrivere e ti rimangono dentro tutta la vita. Vivere qualcosa di più grande è impossibile, tra giocatori e staff tecnico. Le prestazioni sul campo hanno dimostrato l'atmosfera che si respirava in quei giorni. Il tutto realizzato con 5 titolari cresciuti in Italia. Questa è sicuramente una dote importante che ci porteremo al Mondiale». La squadra azzurra per diversi ruoli può già essere disegnata? «In grandi linee credo di sì. Spero di avere a disposizione Liddi (3ª base) e Maestri (lanciatore), se non saranno nei roster delle Major. L'interbase è un ruolo che in passato ci ha creato qualche problema, ma tra Santora, Infante e La Fera penso di essere coperto». Il capitolo lanciatori merita un discorso a parte. Spesso è stato il nostro tallone d'Achille. Lo sarà anche stavolta? «Sarà importante capire come arriveranno i lanciatori a fine stagione. Proverò più giocatori durante le gare di allenamento e poi faremo le nostre scelte. Non so se avrò a disposizione i lanciatori del Classic, per cui devo andare avanti come se non li avessi. Certo se ne recuperassi un paio non sarebbe male». L'Italia entrerà in gioco dalla seconda fase e dalla prima dovrebbero arrivare corazzate del calibro di Corea, Taiwan, Venezuela, Canada e Nicaragua. Entrare tra le prime quattro per accedere al terzo turno sarà impossibile? «Non voglio leggere i nomi delle possibili avversarie, ma credo che abbiamo già dimostrato, se nelle migliori condizioni, di poter competere con tutti. Dipenderà molto da quello che potranno fare i nostri lanciatori. Sono convinto però che se giocheremo al 100% potremo passare il turno». Ant.Mag.Ver.