Tottenham in pressing su Vucinic
L'aperturadi Spalletti a una cessione -eccellente non è passata inosservata al di là della Manica. Scemato l'interesse del Manchester Utd nei confronti del montenegrino, gli Spurs lanciano l'attacco decisivo: venti milioni di euro per avere l'attaccante. La notizia arriva direttamente dall'Inghilterra, ma la Roma, per il momento, è disposta ad attendere. Anzitutto per cercare di capire se è possibile reperire la stessa somma attraverso cessioni meno dolorose. Poi, perché l'offerta, per essere accettata, dovrebbe lievitare di almeno altri cinque milioni di euro. Per il giocatore, intanto, è pronto un contratto quasi faraonico: un quadriennale da quattro milioni di euro netti a stagione. La destinazione, però, non è tra le preferite di Vucinic che, se sarà chiamato a lasciare la Roma, vorrebbe una squadra da Champions League. Sempre vivo, inoltre, il corteggiamento del Marsiglia per Menez, attratto dall'idea di tornare in Francia per giocarsi una chance in vista del prossimo Mondiale. L'offerta, però, supera di poco la metà del costo del cartellino (10,5 milioni di euro) pagato l'anno scorso dalla Roma. Brighi è sempre in attesa di un colloquio con la società per ottenere un ritocco dell'ingaggio. Il mancato accordo lo porterebbe con tutta probabilità a Firenze, dove occuperebbe il posto lasciato vuoto da Felipe Melo. Vanny Puzzolo, agente del calciatore, lascia aperte anche altre piste: «Matteo è stimatissimo in Inghilterra e in Germania. Il giocatore, nel caso in cui dovesse partire, sceglierebbe una piazza in grado di garantirgli la giusta visibilità in ottica dei prossimi Mondiali. Firenze non è l'unica opzione a disposizione». Non solo cessioni. Spalletti ha richiesto alla società almeno un attaccante e un portiere da affiancare a Doni. Resta aperta la pista Cruz, sul quale però si è inserita anche la Lazio. Il giocatore non ha fretta di decidere e la Roma resta una destinazione gradita. Stesso discorso per Sorrentino, in attesa di una chiamata dalla capitale prima di «virare» verso Genoa. L'imperativo, però, è noto: prima di acquistare bisogna vendere.