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Fia-Fota, calma apparente

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Dopole scintille di metà settimana, con i team «ribelli» che hanno abbandonato la riunione tecnica sui regolamenti del prossimo campionato, l'attenzione della Federazione e delle scuderie si è concentrata sul Gp di Germania. Ma sotto la cenere la brace non è ancora spenta. I rapporti tra i contendenti restano tesi. Basta vedere il patron del Circus, Bernie Ecclestone, e Flavio Briatore, che sabato sera all'Arena Nurburgring hanno assistito, seduti uno accanto all'altro, ai match di pugilato per i titoli mondiali Wba e Wbc dei pesi medi: i due, dopo essersi salutati con indifferenza, non si sono scambiati neppure una parola. La tensione, quindi, non sembra svanita. Le assicurazioni di Ecclestone sull'addio di Mosley a ottobre non sono bastate a riportare serenità in un ambiente pronto a esplodere alla prima occasione. Che potrebbe arrivare da un momento all'altro. Secondo alcuni, infatti, la Fota avrebbe deciso di scavalcare Ecclestone e Mosley nelle trattative per il futuro della F1 rivolgendosi direttamente alla Cvc, società che detiene i diritti commerciali del circus. Altri, invece, ritengono che dietro a questa mossa ci sia anche lo zampino di Ecclestone, con la Fia ormai isolata su tutti i fronti. Ieri a parlare è stato il team manager Ferrari Stefano Domenicali: «Speriamo che i prossimi giorni siano decisivi per firmare il nuovo patto della concordia - ha detto - ma sia chiaro che noi siamo pronti a firmare solo in base agli accordi presi a Parigi lo scorso 24 giugno». Che, tra le altre cose, prevedono anche l'addio a ottobre di Mosley. «Anche questo - ha ricorda Domenicali - era stato deciso nel Consiglio mondiale. Il momento è critico ma speriamo che si possa chiudere questa partita entro la settimana».

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