Spalletti vola basso
MarcoMadeddu «Alla Roma lavoro volentieri, anche se devo accontentarmi di quello che la società può mettermi a disposizione». Luciano Spalletti scrive una pagina importante di neorealismo giallorosso: «Io ci metto passione ed entusiasmo, perché amo la mia professione. Chiaramente devo essere obiettivo e, se non si può spendere, le prospettive vanno create in modo diverso». Il tecnico preferisce non sbilanciarsi: «Previsioni di classifica non ne faccio, perché sarebbe da presuntuosi. Non voglio creare aspettative eccessive, ma preferisco che si pensi esclusivamente a lavorare con impegno e professionalità. Le valutazioni le faremo di giorno in giorno». L'imperativo di mercato pare essere quello di incassare circa trenta milioni di euro. Spalletti sembra confermarlo: «Questo non lo so, dovete chiederlo alla società, ma se la cifra in questione è stata riportata da tutti i giornali un motivo deve esserci. E' segno che si è detto il vero. Noi dobbiamo fare mercato in uscita, questo sì». Tra gli indiziati principali a lasciare la capitale c'è Vucinic. Il montenegrino, però, non sembra troppo corteggiato: «Per quello che ne so, non ci hanno richiesto nessuno. Noi proveremo a tutelare i pezzi pregiati. Se questo sarà possibile lo dirà il futuro». Nonostante le difficoltà, Spalletti è felice della scelta di rimanere a Roma: «Nell'ultimo colloquio tenuto con la presidente, Rosella Sensi, mi è sembrato che la Roma mi volesse, per questo motivo sono rimasto. Io non voglio fare male alla Roma. Sono convinto che con la fantasia e il lavoro si possa sopperire anche alle differenze economiche». Una filosofia sposata in pieno dai calciatori: «Le cose sono cambiate. Qualche anno fa si parlava dei giocatori che volevano lasciare la capitale, ora, invece, tutti dicono di voler rimanere». L'attaccamento alla squadra, però, non può bastare. L'attualità parla di un mercato, al momento, congelato. «Sì, la tempistica può crearci qualche difficoltà, però abbiamo un serbatoio importante da cui attingere». Al primo impegno ufficiale della stagione (il debutto in Europa League è fissato al 30 luglio), inoltre, non manca molto e Spalletti deve fare i conti con parecchie defezioni: «Il gruppo a disposizione sarà più o meno questo, ma conto anche di poter inserire qualcun altro. De Rossi, ad esempio, che dal 16 luglio riprenderà ad allenarsi. So che sta cercando di mantenersi in forma anche durante le vacanze. Stesso discorso vale per Motta, Andreolli e Baptista». La vera novità di quest'anno sembra legata al modulo. Il tecnico, però, non è d'accordo: «Il modulo è sempre lo stesso. Per mantenere un giocatore vicino a Totti, invece del trequartista, ci sarà un attaccante. E' già successo qualche volta anche l'anno scorso con Vucinic. Cambia poco. Spetterà soprattutto alla linea difensiva accompagnare le azioni della squadra, prestando comunque attenzione per prevenire le ripartenze degli avversari».