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A Webber la lotteria della pioggia

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Formula 1Vettel è quarto. Male le Ferrari. Massa: «Difficile pensare al podio»

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.E fin qui niente di speciale. A meravigliare è il fatto che in prima fila ci siano le cosidette «seconde guide», mentre Button e Vettel, i principali candidati al titolo, partiranno sì appaiati, ma solo in terza e quarta posizione. Doveva essere la giornata di Sebastian Vettel, specie grazie a una pioggerellina che poteva esaltarne le doti di «mago del bagnato», e invece alla fine la Red Bull in pole position è quella del compagno di squadra Mark Webber, la prima in carriera per lui, seguito dalle Brawn di Barrichello e Button. Con buona pace dei tanti tifosi del Nurburgring, accorsi sognando di assistere a una passerella trionfale dell'erede di Michael Schumacher. Niente di compromesso per la gara, ovviamente, soprattutto se le condizioni atmosferiche dovessero rimanere le stesse, con la pioggia caduta a intermittenza che potrebbe trasformare la gara in una lotteria così come è successo nelle qualifiche. Per tutte e tre le fasi delle prove i piloti hanno litigato con le gomme. Impossibile individuare il momento preciso in cui bisognava passare dalle intermedie alle slick, con tantissimi a pagarne le conseguenza in termini di testacoda (Alonso il più illustre) e di eliminazioni precoci. Nel Q1 escono subito di scena Kubica e Glock, nel Q2 Alonso, Trulli e Rosberg. Le Ferrari riescono a entrare per il rotto della cuffia nella fase finale ma poi dai box decidono di privilegiare la gara e caricano le monoposto di benzina. Risultato: Massa ottavo, Raikkonen nono, con le possibilità di podio, ammette il brasiliano, ridotte al lumicino. Le speranze rosse si basano soprattutto sul fatto che le macchine che tanno più avanti in griglia, le McLaren di Hamilton (5°) e Kovalainen (6°) e la Force India del sorprendente Sutil (7°), dovrebbero avere pochissima benzina a bordo, e quindi si fermeranno ai box dopo pochi giri. Inoltre, i problemi di temperatura delle gomme che hanno condizionato le qualifiche delle Rosse, dovrebbero essere molto ridimensionati nel passo lungo di gara. Insomma, nelle stesse condizioni di Silverstone, non pare impossibile risalire fino al quinto posto. Avvicinarsi a Brawn e Red Bull, visti i due secondi di distacco di ieri, pare però impossibile. Oggi alle 14 via al gran premio, mentre ieri Ecclestone è tornato sullo scontro Fia-Fota dicendosi sicuro che Mosley non si ricandiderà alla guida della Federazione a ottobre. Dopo tanta diplomazia e falsità, probabilmente il patron del circus ha detto la prima grande verità: «Era rimasto ferito dalle parole dei team dopo la riunione di Parigi, ma non ha cambiato idea». Tradotto: vuole uscirne, ma non con le ossa così rotte.

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