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Sarà show anche senza il marziano

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C'èla presenza-assenza di un convitato di pietra. Ma per una sera la pista dell'Olimpico può farne a meno. Asafa Powell contro Tyson Gay è infatti copione di forte dignità per una serata agonistica di piena estate. Giamaicano l'uno, statunitense il secondo, sono gli uomini più veloci della terra. Ce n'è in realtà un altro, il convitato, più veloce ancora, ed è Usain Bolt. Ma l'uomo dai rituali pre e post gara, l'uomo che ha raccolto la migliore eredità dei fenomenali velocisti giamaicani d'inizio anni '50, sembra appartenere ad un pianeta diverso, stando ai risultati di Pechino ed a quanto ha realizzato in questo primo scorcio di stagione, compreso il 19"59 sui 200 metri firmato contro vento martedì sera a Losanna: freddo da estate esquimese, pioggia e quindi pista sintetica scivolosa, che è la peggiore trappola per un velocista impegnato a disegnare la curva con eleganza ma in piena spinta e che, come il pluriprimatista mondiale, ha due trampoli al posto delle gambe. Extra terrestre, dunque, Bolt, e come tale generosamente trattato ed accolto dal mercato internazionale dei meeting, duecentocinquantamila dollari base minima d'ingaggio, troppo per le casse tirate all'osso del Golden Gala, meeting strutturalmente nobile e solitario nel panorama mondiale, a metà strada tra libere fantasie imprenditoriali e schemi ventennali d'immutabile, coriaceo parastato. Archiviata e comunicata in anticipo dagli organizzatori, correttamente, la pratica Bolt, assieme al molto che offre il programma della serata, resta quindi elevato, tecnicamente elevato, l'interesse per i 100 metri, con la disputa di batterie e finale, scelta decisamente apprezzabile. Psicologicamente fragile, specie a contatto di corsia con il più celebre compatriota, l'uomo tranquillo Asafa Powell è anch'egli reduce dal meeting di Losanna. Impegnato sui 100, ha corso in 10"07, prestazione che vale abbondantemente i meno dieci secondi rapportata alle difficoltà climatiche. L'irrequieto Tyson Gay, esuberante e sopra le righe nei pronostici come spesso accade con i velocisti Usa, come i due giamaicani ha come traguardo massimo della stagione la rassegna mondiale di metà agosto a Berlino. Si è presentato, nel corrente anno, con 9"75 sulla distanza corta, realizzato sulla pista dell'Oregon intitolata a Steve Prefontaine, e soprattutto con un formidabile 19"58, con vento entro la norma dei due metri al secondo, il 30 maggio scorso, a New York. Powell e Gay, dunque, i più veloci tra i normali della terra. Il tempo di un sospiro sul rettilineo dei 100 metri. L'Olimpico val bene una messa serale.

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