Le romane ripaghino l'affetto dei tifosi

Lacapitale del pallone fa sul serio, anticipa tutti e cerca, per quanto possibile - la crisi economica c'è e gli sforzi da fare sono tanti - di non perdere il contatto con quel calcio che conta e che vince. Lo fa la Lazio, orgogliosa della sua Coppa Italia e di aver blindato Mauro Zarate, vero colpo del mercato un anno fa. Lotito vuole fare le cose senza fretta, ma intanto Davide Ballardini è pronto alla sua «reclusione» laica per garantire alla Lazio e ai suoi tifosi un anno gonfio di soddisfazioni. Uno spirito che attraversa anche l'altra squadra romana. Dopo le grande delusioni provenienti dalle dispute societarie, si è tornati, come nel gioco dell'oca, al punto di partenza. Tuttavia i punti fermi di Spalletti, di De Rossi e soprattutto di un Totti guarito, sano, motivato e determinato ad una stagione di grandi soddisfazioni, rappresentano una bella garanzia, in attesa che la vicenda dei debiti di Italpetroli nei confronti della banche, prima tra tutte Unicredit, trovi una soluzione definitiva. E la Roma del pallone che abbandona la sua stereotipata pigrizia e gioca d'anticipo. Va sul campo prima degli altri, comincia a sudare, fermamente convinta che il lavoro paghi sempre. E' il grande credo del nuovo tecnico laziale, quel Ballardini fortemente voluto da chi, nella Lazio, chiedeva massima concentrazione e massima dedizione all'impegno. Sarà bello convincerlo ad uscire qualche volta da Formello per godersi le bellezze di Roma, senza cadere «in tentazione». Per il resto Ballardini è - come ha ripetuto spesso il suo ex presidente Zamparini - un ottimo allenatore. Ingredienti importanti, che spostano il piano di previsione per l'anno che verrà, su dimensioni diverse. Certo, altri club, quelli più famosi (e ricchi) hanno compiuto sforzi importanti ed altri sono pronti a compierne. Ma è dimostrato che non sempre la caccia smisurata al campione che costa più degli altri rappresenti la soluzione per crescere. La Roma, un anno fa, spese una fortuna - il mercato più caro dall'anno dell'ultimo scudetto - e quello sforzo è apparso davvero inutile. Meglio puntare - quando si può - sui valori accertati, magari azzeccando la preparazione per mettersi al riparo dagli infortuni. E cominciare per primi, rispetto agli altri, testimonia che Roma e Lazio hanno compreso come cominciare a sudare è propedeutico ad una stagione di soddisfazioni. Con lo spirito di onorare la maglia. I tifosi della capitale, in fondo, non chiedono altro.