Luciano Spalletti, atto quinto
Mentre i vertici societari continuano ad essere in balia degli eventi e Unicredit insiste col pressing sulla cessione del pacchetto di maggioranza, a Trigoria riparte la stagione della Roma. Sarà il quinto anno di Luciano Spalletti sulla panchina giallorossa, una stagione determinante per il futuro del tecnico nella capitale e che partirà da un concetto chiarissimo: dimenticare l'anno passato e ripartire con nuovi stimoli. E sarà proprio questo il compito più difficile del «primo» lustro di Spalletti a Roma: far ritrovare a un gruppo fin troppo tormentato la voglia e gli stimoli che l'avevano lanciato nell'elite del calcio europeo. L'allenatore ci crede, vuole dimostrare che la sua parabola romana non è terminata ed ha accettato la sfida: provare a riportare in alto la squadra che, di fatto, l'ha consacrato tra i grandi tecnici italiani al punto di esser diventato il «pallino» di molti club... e non solo nello Stivale. Sfida che però, inevitabilmente, partirà con il freno a mano tirato visto che la società resta ancora sospesa su un filo invisibile e, soprattutto, senza soldi per fare il mercato che la situazione e la concorrenza meriterebbero. E c'è da far fronte anche con qualche malumore che il mancato adeguamento contrattuale ha innescato in alcuni giocatori. Qualcun altro si aspettava forse un attestato di stima che non è mai arrivato e l'aria per Spalletti rischia di essere sempre più pesante. Nella lista dei 32 (ancora in parte aleatoria e blindata dietro un inspiegabile mistero... potenza della comunicazione: anche qui iniziamo bene), c'è solo un nome nuovo: quello di Stefano Guberti, unico acquisto di una campagna acquisti che non promette grandi colpi a sorpresa. Anzi, rischia di dover, causa forza maggiore, lasciar per strada qualche pezzo pregiato. Intanto oggi a Trigoria ci saranno più o meno tutti gli attuali uomini in possesso di un cartellino giallorosso tranne rare eccezioni. I nazionali De Rossi, Juan, Baptista, Motta, Andreolli che arriveranno a Trigoria solo il 20 luglio saltando a pie pari il ritiro in Trentino e i giovani che hanno lavorato più a lungo in coda alla vecchia stagione: Cerci, Rosi e Okaka dal 7 a Riscone. Oltre a qualche «fortunato» (pochi) che è riuscito a strappare alla società ancora qualche giorno di permesso. Molto probabilmente non ci sarà nella lista anche Loria, che il club giallorosso sembra avere già piazzato al Torino. Da questa mattina dunque «tutti» a lavoro. Tutti a Trigoria entro le ore 9 e subito le visite mediche e i test di routine: poi allenamento (10.30) prima del pranzo al Fulvio Bernardini che la Roma lascerà nel pomeriggio per la partenza verso Riscone di Brunico sede del ritiro. Squadra «spalmata» su due aeromobili in partenza alle 17.20 per Bolzano: da lì in pullman verso l'Hotel Royal Hinterhuber dove i giallorossi erano già stati nell'epoca di Liedholm (altri tempi) e dove rimarranno per le prossime due settimane. Il programma del ritiro e delle amichevoli è più o meno delineato. Doppia seduta giornaliera e primo test in programma praticamente subito: il 5 a Riscone contro una rappresentativa della Val Pusteria. Secondo match, con avversario ancora da definire, sempre a Riscone domenica 12, quindi ultimo round contro i greci dell'Aris Salonicco. Nella notte, dopo la gara in programma alle 20.30 e trasmessa su Roma Chanel come le due precedenti, partenza per la capitale dove i giallorossi continueranno la preparazione e accoglieranno gli ultimi «ritardatari». A Roma resteranno invece i tre infortunati di lungo corso Aquilani, Cicinho e Doni: per loro la nuova stagione è già iniziata nella speranza che sia migliore della precedente.