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A Riscone il Barone «inventò» la zona

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Glistessi in cui i giallorossi conobbero la località alto-atesina per la preparazione estiva. Il primo a portarceli, infatti, fu Manlio Scopigno nel 1973. Rocca, Bruno Conti e Di Bartolomei erano ancora ragazzi aggregati al gruppo ed Heinz Hinterhuber aveva aperto il suo hotel proprio in quell'anno. Poi i giallorossi tornarono nel 1979, prima stagione del secondo ciclo di Liedholm in panchina, quello dei trionfi firmati da Dino Viola, che nacquero proprio in Val Pusteria, dove il Barone inventò la zona e il doppio libero Turone-Santarini e poi Di Bartolomei spostato sulla linea dei difensori. La sua Roma ci passò quattro estati consecutive, con Pruzzo che arrivava spesso in sovrappeso e che anziché correre si fermava nei boschi a fumare con Turone; con Nela che cercava di battere il record di velocità sui 3.200 metri (tutt'ora in vigore) stabilito da Rocca e con le inevitabili scappatelle. A ricordarle è Roberto Scarnecchia a «La mia romanità»: «L'hotel Royal è immerso nel verde e a cinquecento metri dalla struttura principale c'è il Royalino, dove alloggiavamo noi ragazzi e i magazzinieri. Questa vita appartata ci permetteva di essere più liberi dei compagni di prima squadra e il Royalino diventò subito il "Troialino". Ma Liedholm sapeva tutto. Una sera di libera uscita tornammo da Brunico in sette dentro una Fiat 127: cinque giocatori e due cameriere dell'albergo, seduto sulle ginocchia dei miei compagni. Io, che ero astemio, guidavo e alle tre di notte, sulla strada che unisce Brunico a Riscone, incontrammo proprio il mister, che passeggiava. Fermai la macchina e quando tirai giù il finestrino lui si affacciò e con il suo fare signorile chiese: «C'è posto anche per me?».

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