Italia a testa alta contro i giganti
AlessandroFusco «Sono orgoglioso dei ragazzi», è la felice sintesi di Sergio Parisse allo stadio di Christchurch al termine di un match che vede prevalere la Nuova Zelanda 27-6 sugli Azzurri. Il miglior risultato della storia ottenuto dall'Italia in casa All Blacks mostra gli italiani tenere splendidamente il campo mostrando una grande organizzazione difensiva e una ancora più grande voglia di battersi. La prova scintillante dell'intera terza linea Parisse-Bergamasco Mauro-Zanni oscura gli avanti avversari, l'area del break-down è pascolo azzurro così come nei cieli torna a dominare un grande Bortolami, principe della rimessa laterale. Tebaldi dimostra coraggio, lucidità e voglia di confrontarsi. Gower continua a studiare da mediano di apertura, alternando scelte giuste ad altre meno acute, ma la personalità promette bene per il Sei Nazioni. Al termine del tour la squadra allarga la propria rosa ma ciò non deve far dimenticare che il lavoro di Mallett e del suo staff deve basarsi su una maggiore programmazione e che deve crescere l'organizzazione del gioco. Peraltro, il ct deve avere più fiducia nei giovani italiani che, quando responsabilizzati, dimostrano di reggere il livello. Va detto che gli All Blacks visti ieri sono una barca senza timone, per via delle assenze dei propri leader Carter, Mc Caw, So'oialo e Ali Williams, e che l'Italia raramente mostra di essere pericolosa in attacco. Il primo tempo si chiude sul 13-3 e i punti italiani firmati da McLean arrivano al termine di uno splendido attacco sull'asse da rimessa laterale che costringe al fallo i neozelandesi. Anche nella seconda frazione Parisse e soci tengono, consentendo ai padroni di casa solo le due mete di Ross e Whitelock che garantiscono il risultato agli All Blacks. Intanto Parisse è stato citato dal Commissioner per un intervento dubbio su un avversario. L'italiano rischia un richiamo o un breve stop.