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Da una parte la Roma dei Sensi che prova a lavorare come se nulla stesse per accadere

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Dall'altraun'entità indefinita che porterà chissà dove, con Fioranelli pronto a giocarsi l'ultima carta decisiva e le banche impegnate nel frattempo a cercare una soluzione alternativa. Mancano quattro giorni all'inizio del ritiro e i giallorossi vivono ancora nell'incertezza totale. Spalletti prova a mettere ordine. «Non entro nel merito dei problemi societari - spiega il tecnico a margine i un seminario organizzato dall'Assocalciatori a Coverciano - io sono l'allenatore della Roma e a Roma ci sono i dirigenti che stanno lavorando in maniera corretta per quelle che saranno le nostre necessità. E poi, c'è una società alla quale io devo molto, ed è la mia società, punto e basta». Insomma, Spalletti conosce solo la Roma dei Sensi. «Abbiamo il nostro ruolo e i nostri obblighi - aggiunge - e sappiamo bene quello che possiamo e dobbiamo fare». Poco, con le risorse attualmente disponibili che prevedono tagli da 30-35 milioni tra cessioni e riduzione degli ingaggi. Ma l'«altra» Roma può diventare realtà molto presto. Questa l'intenzione di Unicredit. E, ancor di più, di Fioranelli. Dal suo entourage filtra un rinnovato ottimismo nonostante lo stop alle trattative di giovedì sera. Gli uomini vicini all'agente Fifa promettono per domani l'arrivo dell'ormai famosa ultima garanzia da una banca privata di Zurigo, che consentirebbe di tornare al punto di nove giorni fa, quando la Roma era nelle mani di Fioranelli. Mediobanca ha accertato l'esistenza dei fondi a disposizione della cordata ma non la loro provenienza e può sbloccare l'affare solo in presenza di un ulteriore fidejussione. Unicredit mantiene il suo scetticismo ma non si opporrebbe all'ipotesi svizzero-tedesca qualora divenisse realmente credibile: finora nessun altro ha messo sul tavolo i soldi promessi da Fioranelli per l'acquisto della Roma (201 milioni per la quota di maggioranza e 100 per l'opa), evidentemente neanche il «mister x» tenuto nascosto dall'istituto di piazza Cordusio e pronto ad intervenire. I contatti con Mediobanca continuano anche in questo lungo week-end, con un obiettivo ormai concordato tra le parti: una soluzione in tempi brevi della vicenda, senza ricorrere ad un lungo e fastidioso percorso legale. I tifosi non ne possono più di aspettare. Ieri sono comparsi altri striscioni contro la Sensi: «Vattene» e «Rosella laziale» le ultime scritte provocatorie.

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