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Super Vinci affonda la corazzata russa

Roberta Vinci

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{{IMG_SX}}Malgrado il doloroso abbandono di Simone Bolelli, costretto a rinunciare all'incontro di secondo turno con il francese Tsonga per i noti problemi alla schiena, il tennis italiano non vuole rinunciare alla possibilità di far ricordare positivamente questa edizione di Wimbledon, il torneo più avaro di soddisfazioni, per ragioni storiche ed anche tecniche, per i nostri giocatori. L'impresa più bella e significativa l'ha compiuta ieri Robertina Vinci, una ragazza di Taranto che a 26 anni sembrava aver già dato il meglio delle sue possibilità, che per molto tempo sembravano limitate al doppio. Ebbene dopo aver battuto al primo turno la slovacca Rybarikova, numero 40 in classifica, la Vinci che nelle valutazioni del computer è numero 53, ha liquidato la russa Anastasia Pavlyuchenkova, considerata una delle migliori promesse del tennis russo già capace di conquistare da junior tre titoli del Grande Slam e ventinovesima testa di serie in questo torneo. Di fronte ad un'avversaria che la sovrastava in centimetri ed in potenza, Robertina si è affidata alla sua maggiore varietà di colpi, alla sua intelligenza e, nella fasi decisive, dell'incontro anche al suo coraggio. Quando, dopo aver perduto il break di vantaggio che si era conquistata nel secondo set, avendo vinto il primo, la Vinci sapeva che doveva assolutamente vincere il tie-break perché la sua avversaria aveva diminuito il numero degli errori e sembrava in ripresa. Non si scoraggiata la nostra giocatrice quando ha mancato, sul 6 a 4, due match point ed è riuscita ugualmente a chiudere una partita il cui prolungamento nascondeva molte insidie. Contro l'urlatrice Larcher De Brito, Francesca Schiavone ha dovuto far ricorso a tutta la sua esperienza ed alle sue qualità agonistiche per chiudere in due set ma entrambi decisi al tie-break un match più difficile del previsto e di quanto potessero indicare le classifiche.. Al terzo turno la Schiavone è attesa dalla francese Bartoli, una ex finalista qui a Wimbledon ma oggi alla portata della nostra leonessa. Roger Federer ha .superato con la prevista disinvoltura lo spagnolo Guillermo Garcia Lopez, uno dei nove tennisti spagnoli che avevano superato il primo turno. Qualche difficoltà l'ha incontrata lo svedese Robin Soderling, il finalista del Roland Garros, che ha dovuto concedere il primo set ma soprattutto annullare un set point nel secondo contro uno spagnolo di seconda fascia, Marcel Granollers. Sempre tra gli spagnoli hanno passato il turno Robredo, che ha recuperato uno svantaggio di due set contro l'austriaco Koubek, Fernando Verdasco che ha battuto il belga Vliegen, Nicolas Al magro ed Albert Montanes. Pur orfano di Nadal, il tennis spagnolo rimane protagonista in un torneo che una volta i suoi giocatori snobbavano accontentandosi dei successi che ottenevano sulla terra battuta.Tra i favoriti non ha avuto problemi Novak Djokovic, che ha liquidato in tre set il tedesco Greul. Oggi abbiamo in campo cinque italiani, un numero così alto di giocatori ancora in gara al quarto giorno non lo avevamo mai avuto.

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