L'Italia va, poker di vittorie a Wimbledon

{{IMG_SX}}Orfano di Nadal, Wimbledon ha reagito con la forza della sua tradizione: le solite file davanti ai cancelli, la solita ressa attorno ai campi. L'incontro d'apertura sul campo centrale, riservato dal protocollo al detentore del titolo, è toccato a Roger Federer che non ha rinunciato a esibire una tenuta di grande ordinanza con candidi pantoloni lunghi, dismessi peraltro dopo il palleggio. Il cinese di Taipei Yen Hsun Lu, ha fatto del suo meglio per essere all'altezza dell'evento giocando un ottimo primo set prima di arrendersi alla buona vena del campione. Soderling, finalista al Roland Garros , ha dovuto lasciare un set al lussemburghese Muller. Ugualmente un set lo ha dovuto lasciare al francese Benneeatu, il serbo Djkokovic, poco brillante nelle ultime uscite. È stata comunque una delle migliori giornate italiane a Wimbledon da qualche anno a questa parte. Un bilancio di 4 vittorie, non tutte scontate, e una sola sconfitta è insolito e incoraggiante. Battendo l'americano James Blake in tre set Andreas Seppi non solo ha ottenuto un buon risultato in termini di classifica e di prestigio ma ha anche interrotto una serie di prestazioni poco fortunate nelle quali aveva perduto grandi opportunità. Delle sue partite si ricordano set-point mancati (contro Federer in Australia) e altre situazioni di questo tipo. Della sua partita di ieri mi piace segnalare invece la rimonta dallo 0 a 5 al 7 a 5 nel tie-break del terzo set. È vero che Blake non era mai andato oltre il terzo turno qui a Wimbledon ma sull'erba aveva raggiunto la finale del Queen's due settimane fa. Ora si apre, per Seppi, un buon corridoio nel tabellone con la possibilità di incontrare Cilic o Haas al terzo turno. Un'altra vittoria, di minor importanza per il valore dell'avversario ma notevole perché realizzata dopo aver perduto i primi due set è stata quella di Bolelli a spese dell'austriaco Koellerer uno dei giocatori più indisciplinati e più squalificati del circuito. Ora Bolelli trova il francese Tsonga che ieri ha faticato più del previsto per battere Goulubev. Dalle ragazze, desiderose di riscattare il disastro del Roland Garros, ottime risposte. Robertina Vinci, la tennista italiana con la maggior attitudine per l'erba, ha battuto la slovacca Rybarikova classificata 13 posti davanti a lei. Ora è attesa dalla Pavlychenkova, ultimo talento del tennis russo ma sconfitta in Fed Cup dalla Schiavone. Ebbene proprio la Schiavone, che veniva da una serie di sconfitte che avevano seguito i suoi successi in Fed Cup, ha chiuso brillantemente la giornata italiana battendo la canadese Aleksandra Wozniak, testa di serie numero 23. La Schiavone non ha mai giocato bene qui e per questo non ha mai avuto grande simpatia per questo torneo ma forse ora cambierà parere. La sua prossima avversaria è la giovane portoghese Larcher de Brito, che si è creata una certa fama per la urla che emette durante il gioco. L'unica sconfitta italiana della giornata l'ha subita Maria Elena Camerin che ha perduto in due set dall'israeliana Peer sciupando peraltro un vantaggio di 5 a 1 (e di 3 a 0 nel tie-break) nel secondo set.