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«Non siamo brillanti»

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MicheleCamaioni Ancora una brutta sconfitta col Brasile. Ancora una lezione di calcio dopo quella che i carioca ci avevano impartito nell'amichevole londinese di febbraio. A Pretoria il divario tra i funamboli di Dunga e la compassata nazionale campione del mondo è apparso ancora più evidente. Sotto accusa stavolta anche Marcello Lippi e le sue scelte. Visibilmente amareggiato, il ct non è voluto entrare nel merito della brutta figura: «Ci dispiace molto – si è limitato a spiegare –. Purtroppo siamo arrivati in condizioni non brillanti». Sulla possibilità di dare più spazio ai giovani, il tecnico è stato chiaro: «Per certe partite ci vuole esperienza». Batosta difficile da digerire anche per i giocatori, che pure potranno anticipare le vacanze. «Torniamo a casa con due sconfitte e questo ci fa male – ha dichiarato Cannavaro – Eravamo venuti qui per provare alcune cose, ma ora non dobbiamo perdere l'obiettivo, che è la qualificazione mondiale». Proprio in prospettiva mondiale, la distanza tra Italia e Brasile appare preoccupante: «Loro ogni giorno sfornano dei giocatori – il parere del capitano – però noi dobbiamo pensare a noi stessi. Rinnovare il gruppo? Aspettiamo di vedere cosa dirà il campionato». Non nasconde la delusione nemmeno Giancarlo Abete: «Siamo stati troppo brutti, la sconfitta è giusta – il parere del presidente federale –. Dobbiamo fare tesoro di questa esperienza e recuperare il gap di competitività. Non parliamo però di gruppo vecchio e gruppo nuovo, anche perché per molti giocatori c'è un problema di condizione, non di età. Lippi è intelligente e saprà leggere le indicazioni arrivate».

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