Roma, ormai è fatta
{{IMG_SX}}Avanti a fari spenti aspettando l'annuncio ufficiale che sarebbe dovuto arrivare domani, ma che molto probabilmente slitterà ancora di qualche giorno. Dettagli, cose minime da sistemare che prenderanno però ancora del tempo. E ieri, per i noti motivi legati all'andamento della Borsa e al fatto che la As Roma è da tempo nella black list della Consob, la Compagnia Itaalpetroli ha emesso un comunicato piuttosto scontato. «Con riferimento a quanto riportato in data odierna e nella serata di ieri – recita la nota ufficiale della società - da alcuni organi di informazione in merito alla conclusione di accordi aventi ad oggetto l'acquisto del pacchetto azionario di controllo di A.S. Roma, Compagnia Italpetroli, in qualità di controllante indiretta di quest'ultima, precisa che non è stato sottoscritto alcun accordo, di alcun genere, avente ad oggetto il pacchetto azionario in questione, né ad oggi esistono le condizioni e i presupposti per far ritenere che, contrariamente a quanto riferito da taluni organi di stampa, possa essere conclusa una transazione di alcun tipo nella giornata di lunedì prossimo, 22 giugno. Si precisa, inoltre, che sono tuttora in corso le verifiche da parte di Compagnia Italpetroli e del suo advisor Mediobanca in merito alla concretezza della manifestazione di interessi rappresentata dal Sig. Fioranelli per conto di una società di diritto svizzero. Infine, si coglie l'occasione per ribadire che Compagnia Italpetroli e A.S. Roma, ciascuna per quanto di propria competenza, sono i soli soggetti titolati a decidere la composizione del management della Società. Compagnia Italpetroli e A.S. Roma provvederanno ad intraprendere senza indugio ogni possibile azione a tutela degli interessi propri e degli azionisti di minoranza in ogni sede ritenuta opportuna». Ma le conferme ci sono e dagli ambienti bancari, seppur ancora in maniera informale, continua a trapelare l'ottimismo di chi sa di aver chiuso una partita importante: la cessione della As Roma alla cordata italo-svizzera che fa capo a Vinicio Fioranelli e Volker Flick. Dalla parte dell'agente Fifa l'ottimismo è alle stelle, lui stesso ha già contattato l'ex ds Franco Baldini per iniziare a parlare del futuro calcistico del club e il suo avvocato Enrico De Santis continua a dire che è tutto fatto. E Fioranelli ha pronti 40 milioni da investire sul mercato per rinforzare la squadra. Ieri ennesima uscita del legale che ha confermato che sia una «partita già chiusa». I dettagli dell'accordo sono ormai di dominio pubblico: la Roma verrà ceduta per 300 milioni, 201 dei quali passeranno direttamente nelle casse della famiglia Sensi (che poi non farà altro che girarli direttamente a Unicredit). Poi Fioranelli & Co. lanceranno un'Opa totalitaria sul restante delle azioni che porteranno la cifra dell'operazione a 300 milioni. Di fatto, manca solo la certificazione di Mediobanca sul deposito dei 201 milioni che Fioranelli ha fatto nei giorni scorsi sulla Spafid: una fiduciaria dell'istituto bancario di piazzetta Cuccia. Poi si chiuderà definitivamente l'era Sensi: sedici anni in giallorosso. Cosa che ai giocatori che contano all'interno di Trigoria (Totti e De Rossi) era già stata informalmente annunciata dal presidente Rosella Sensi nei giorni scorsi in un incontro privato: giusto così.