L'addio di Ledesma
Ledesma saluta, margini per ricostruire il rapporto con la Lazio non ci sono più. Il giocatore, in vacanza in Spagna con la famiglia, ha chiesto di essere ceduto per cercare nuovi stimoli in un'altra piazza sempre italiana (Milan, Juve e Genoa sono alla finestra). Ledesma perché vuole lasciare la Lazio? «Abbiamo preso questa decisione parlandone molto col mio procuratore, Vincenzo D'Ippolito, per me come un fratello. Inoltre penso che questo sia il momento giusto per fare nuove esperienze professionali. È stata una decisione sofferta, pensata e ripensata, presa da solo, consultandomi con la mia famiglia, ma alla fine a decidere sono stato soltanto io. È il momento giusto per cambiare dopo tre anni indimenticabili vissuti intensamente». L'offerta di Lotito però era stata ottima. «È vero, infatti non si tratta di una questione economica. Anzi, ho apprezzato molto lo sforzo che ha fatto il presidente per venirmi incontro, ma ormai la decisione era presa. Non ne ho voluto parlare per tutto l'anno, perché per carattere non amo stare sui giornali e poi volevo vivere questa stagione in maniera tranquilla concentrandomi solo sulla Lazio. Non avevo gradito l'incontro saltato l'anno scorso, era stata una delusione non avere ricevuto una risposta alle mie richieste. Comunque ho deciso di rinunciare all'articolo 17 proprio perchè la Lazio non si meritava una cosa del genere, dopo tutto quello che mi ha dato in questi anni. Ora se arriverà una proposta, come d'accordo, ci sarà la cessione. Se non dovessero arrivare offerte, resterei. La priorità per me è quella di rimanere in Italia». Un messaggio ai tifosi? «Ho grande riconoscenza per tutta la società. Parlo di tutti, del presidente, dell'ambiente, dei tifosi che mi sono stati sempre vicini, degli amici, dei magazzinieri, dei massaggiatori. Non dimenticherò mai il gol nel derby vissuto come un segno del destino: ogni volta che lo rivedo, mi emoziono. E poi la Coppa Italia, i nostri tifosi se la merivano davvero».