Stasera l'esordio contro gli Usa
L'altra Italia-Usa si gioca oggi a migliaia di chilometri da Washington e tra gli americani quello abbronzato, secondo metafora berlusconiana, è un'ala sinistra e non il presidente. Proprio mentre Barack Obama e Silvio Berlusconi daranno vita alla Casa Bianca al primo incontro bilaterale tra i due Paesi da quando un afroamericano è alla guida degli Stati Uniti, al Superstadium di Pretoria - a rapporti di forza se non invertiti sicuramente diversi - i campioni del mondo di Lippi affronteranno un gruppo di giovani guidati da Bob Bradley nella gara di esordio della Confederations Cup, torneo voluto dalla Fifa per preparare il Mondiale 2010 ed alimentare le casse. Nella sfida che andrà in scena nella capitale sudafricana, per la verità, stavolta c'è un pizzico di competitività particolare: se è vero che l'Italia non ha mai perso con gli Usa, è giusto ricordare che i calciatori a stelle e strisce furono gli unici al Mondiale tedesco a non arrendersi agli azzurri: a Kaiserslautern finì 1-1, con molte sofferenze dei futuri campioni del mondo. Lippi riparte più o meno da allora: a difendere il titolo ci saranno molti di quelli che lo hanno conquistato. E per le prove tecniche che cominceranno stasera, il ct già si attrezza. Contro gli Usa in difesa davanti a Buffon non ci sarà Cannavaro, indisponibile, ma gli esterni sono i «reduci» Zambrotta e Grosso. Il centrocampo è quello fotocopia (Gattuso - De Rossi - Pirlo), in avanti Camoranesi, Iaquinta e Toni o Gilardino. Una formazione revival, che Lippi rivendica con forza. «Magari non fino all'età per ritirarsi a Villa Argento - spiega - ma a Sudafrica 2010 sono in grado di fare benissimo. Anzi, ve lo dico da ora: faremo meglio di molti altri, perchè il nostro livello è alto. Non mi piace sentire parlare di gap a favore di altre Nazionali. I campioni del mondo siamo noi, faremo come la Germania di un tempo: arriveremo fino in fondo. Per un campionato forse non sceglierei questi giocatori, per un torneo che dura 30-40 giorni però sono perfetti, hanno ancora la fame giusta». Di certo ha fame anche Luca Toni che si ribella alle critiche: «Ogni volta che vengo in nazionale sono tutti in forma, tranne me - commenta il centravanti emiliano - le critiche sono eccessive, e quando è così, mi danno fastidio. «Come sto? Sono lento, impacciato e fuori forma. Ho segnato 60 gol in due stagioni al Bayern, 18 quest'anno a dispetto di tanti problemi fisici: non mi sento vecchio». Nello stesso girone degli Azzurri, il Brasile sfiderà oggi i Campioni d'Africa dell'Egitto: calcio d'inizio alle ore 16, con Kakà pronto a guidare i verdeoro nella prima apparizione della Confederations.