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La boxe riempie ancora il Madison

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Se c'è un incontro che può ancora riempire il Madison Square Garden, la più prestigiosa arena sportiva del mondo, ed entusiasmare 20 mila spettatori, vuol dire che il pugilato, malgrado tutti i suoi problemi, è ancora vivo. È successo sabato notte quando il portoricano Miguel Angel Cotto ha difeso il suo titolo WBO dei pesi welter battendo ai punti, con verdetto non unanime, Joshua Clottey, un pugile del Ghana al quale la IBF aveva tolto il titolo della stessa categoria perché Clottey aveva preferito affrontare Cotto anziché lo sfidante ufficiale , Isaac Hlatshwayo, un match che non gli avrebbe assicurato la stessa borsa e la stessa visibilità. Alla prova del ring la scelta di Clottey si è rivelata giusta perché, anche se la giuria si è fatta influenzare da un pubblico prevalentemente favorevole a Cotto, il pugile è uscito ingigantito da un match di straordinaria intensità. Clottey ha iniziato brillantemente dominando il primo round ma proprio allo scadere è stato centrato dal sinistro di Cotto ed è finito al tappeto. Si è ripreso molto bene, inoltre nel terzo round Cotto è uscito da uno scontro fortuito con una profonda ferita all'arcata sinistra. Alla fine, commentando il match per Dahlia TV, io avevo un punto di vantaggio per Clottey ma uno solo dei tre giudici è stato del mio parere. Gli altri due gli hanno assegnato rispettivamente 3 e 5 punti di margine, certamente troppi. Nella stessa riunione un altro pugile portoricano, Ivan Calderon, ha conservato il titolo dei minimosca WBO con un verdetto di parità tecnica .

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