Real, tutto un altro Pianeta
Mezza Spagna calcistica esulta, l'altra metà si preoccupa: dopo quello di Kakà, l'arrivo al Real di Cristiano Ronaldo per la somma astronomica di 93 milioni di euro scuote il calcio. Il portoghese è il secondo tassello nella ricostruzione della squadra madrilena avviata da Florentino Perez, pronto a buttare sul mercato 300 milioni di euro per fare del Real «la squadra migliore del XXI secolo». Con i due primi acquisti, spettacolari, ne sono già partiti 160. E Perez lavora già per assicurarsi quegli altri 4 o 5 acquisti di lusso promessi. Il prossimo dovrebbe essere David Villa, stella dell'attacco del Valencia e della Spagna. Per lui si parla di una cifra in confronto quasi modesta, «solo» 45 milioni. La pioggia di milioni di Florentino, in un momento di crisi economica mondiale e in particolare spagnola, e di indebitamento dei club, suscita reazioni forti, dubbi, proteste. Certo il patron del Real è stato quasi costretto alla megaofferta per Ronaldo, sembra già concordata l'anno scorso in un pre-accordo firmato con il Manchester e con il giocatore dal suo predecessore Calderon. Se non l'avesse rispettato, avrebbe dovuto pagare una penale di 30 milioni. E forse il patron del Real ha voluto chiudere prima l'affare Kakà per non rischiare di vedere il Milan alzare il prezzo davanti all'esorbitante spesa per il portoghese. Ma l'imprenditore spagnolo, profeta di un calcio-marketing sempre di più incuneato nel show-biz, l'industria dello spettacolo, è l'uomo che ha staccato i 4 assegni più pesanti della storia del pallone: ora per Cristiano Ronaldo e Kakà, ma nel 2001 già pagò Zinedine Zidane 73.5 milioni alla Juve e nel 2000 Luis Figo 60 milioni al Barca. Per Perez sono soldi bene investiti. La sua gestione della squadra all'inizio del decennio ne aveva fatto il prodotto calcistico più redditizio del pianeta. «Ho pagato per Zidane 73 milioni, l'acquisto più economico che abbia mai fatto, perchè gli ingressi del club vennero subito moltiplicati per quattro», ha raccontato Perez. Ma non tutti sono convinti. Da Barcellona grande rivale in Liga, vengono i dubbi più forti. Il presidente Joan Laporta negli ultimi giorni ha espresso irritazione per la spirale inflazionistica alimentata nel mercato del calcio dai milioni di Florentino. «Nessun calciatore al mondo vale 93 milioni di euro» è sbottato oggi il suo vice Jaime Ferrer, e l'economista del Barca Xavier Sala i Martin ha chiesto da dove vengano tutti questi soldi «nella attuale situazione economica del paese e di stretta creditizia delle banche». Certo il Barca di Pep Guardiola, che quest'anno ha umiliato i merengue, è chiaramente il primo obiettivo della sfida di Florentino, che vuole conquistare con i suoi neo-galacticos proprio la tripletta che i blaugrana hanno firmato quest'anno, Champions, Liga e Coppa. Probabilmente lo scontro fra il Dream Team di Guardiola e i Neogalacticos di Manuel Pellegrini farà della Liga il campionato più spettacolare d'Europa.