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"Senza Kakà la Champions è un'utopia"

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Ma Paolo Maldini sa già che l'addio al calcio è una svolta nella sua vita, radicale quanto la cessione di Kakà per la storia del Milan. La partenza del brasiliano «è un cambio epocale», dice Maldini. «È il primo giocatore di questo livello venduto dalla società. In passato nemmeno era mai stata presa in considerazione un'ipotesi simile». L'ex capitano rivela che è stato «un brutto colpo» non solo per i tifosi ma anche per i compagni: «Kakà è tra i cinque più forti al mondo, gli altri quattro non si muovono e il Milan non può comprarli». La società si appella al rosso di bilancio ma Maldini osserva che «guardare i conti è una cosa logica ma è logico anche fissare obiettivi raggiungibili a inizio stagione. E senza Kakà vincere la Champions è un'utopia».  «Non conosco le strategie di mercato del club. Però - avverte - mentre prima servivano due o tre ritocchi per tornare grandi, senza Kakà bisognerà puntare ad altro». Poi bisogna vedere come andrà Leonardo in panchina, «una scommessa coraggiosa che potrebbe pagare. Può portare entusiasmo ma non ha mai allenato neanche una squadra giovanile».

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