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Tetto al budget, i piloti con la Fota

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Ierii piloti hanno invece preso una posizione ufficiale nello scontro tra i team ribelli e la Federazione e hanno ribadito la propria vicinanza alle posizioni dei primi. Nel paddock di Istanbul, ieri mattina, si è tenuta una riunione tra gli otto team della Fota che si sono iscritti al Mondiale 2010 «con riserva». A patto, cioè, che la Fia cancelli il budget cap approato dal Consiglio Mondiale. Per la prima volta c'erano anche i piloti, esclusi quelli di Force India e Williams, scuderie «traditrici» e quindi non invitate al summit. Alle fine è stato Trulli - uno dei sindacalisti più attivi all'interno della Gpda, l'associazione dei piloti - a parlare per tutti i colleghi: «Siamo totalmente solidali con la Fota - ha detto - e se non ci saranno novità la prossima settimana, ma non credo, si arriverà inevitabilmente a una scissione. Noi piloti siamo tutti d'accordo che faremo parte della competizione che i team Fota sceglieranno di disputare nel 2010». «In più - ha concluso il pilota della Toyota - le nuove regole volute dalla Fia mettono a rischio anche la nostra sicurezza, un tema a cui la Gpda tiene molto». Sull'argomento è tornato ancora una volta Flavio Briatore, che prima del Gp ha sottolineato come l'obiettivo della Fota sia solo quello di «avere in pista i migliori team e i migliori piloti». La prossima scadenza della querelle tra i team e la Federazione è il 12 giugno, data entro la quale le scuderie vorrebbero la firma del nuovo Patto della concordia, nel quale dovrebbe essere specificato l'accantonamento delle nuove regole. Un'opzione che la Fia non sarebbe disposta a percorrere. Anzi, proprio il 12 giugno Mosley dovrebbe annunciare i nomi dei 13 team ammessi al prossimo Mondiale. Dalle mosse del presidente della Federazione si potrà capire se si va verso un riavvicinamento o una rottura definitiva, con i top team che, almeno a parole, sembrano pronti alla scissione.

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