Pole Vettel, Ferrari indietro
Verrebbe quasi voglia di chiedere agli organizzatori del Gp di Turchia di interrompere qui la competizione. Perché correre il rischio di assistere a una gara noiosa oggi, come già accaduto a Barcellona e Montecarlo, quando si hanno ancora negli occhi le splendide qualifiche di ieri, intense, emozionanti in tutte e tre le eliminatorie? Alla fine hanno avuto torto i troppi assenti che hanno lasciato gli spalti vuoti, rendendo sempre più probabile, dal 2012, l'addio del Circus a uno dei tracciati più tecnici e belli del Mondiale, ma che proprio non riscuote l'interesse degli appassionati locali. L'ha spuntata Vettel, alla sua seconda pole stagionale, ma gli ultimi attimi del Q3 meritano di essere raccontati, con Webber, Button e il tedesco della Red Bull capaci di alternarsi al primo posto nel giro di poche decine di secondi e sempre con distacchi ridotti a pochissimi millesimi. Vettel, in realtà, aveva primeggiato anche nel Q1 e nel Q2, così come in Cina. Una serie di paralleli beneaugurali per il giovane talento che, nei due precedenti in cui è partito dalla pole, ha poi vinto la gara. L'incognita riguarda la sua scarsa attitudine alle partenze: con il regolarista Button accanto, perdere una posizione all'avvio potrebbe essere irrimediabile. Ottime qualifiche anche per Trulli che, su una Toyota tornata competitiva, ha raccolto il quinto posto impartendo una severa lezione al compagno di squadra Glock, fresco di riconferma ma solo in settima fila. Delusione invece per le Ferrari, che avevano lanciato segnali positivi in mattinata (Massa primo nelle ultime libere) ma poi si sono dovute accontentare del sesto posto di Raikkonen davanti al compagno di squadra. Un ritardo che fa ipotizzare una strategia di gara diversa per le Rosse, più cariche di benzina e quindi orientate alle due soste rispetto alle probabili tre dei team battistrada. Da valutare, al riguardo, anche l'incognita gomme, con il circuito di Istanbul che favorisce le coperture dure a discapito di quelle morbide che si deteriorano in pochi giri. Sempre più in crisi il campione del mondo Hamilton, fuori già nel Q1 (partirà sedicesimo) e preceduto anche dal compagno di squadra Kovalainen. Lewis, che qualche settimana fa, secondo il padre, stava addirittura pensando a un ritiro dal Circus, appare poco motivato a causa di una McLaren che sembra l'unica monoposto a non migliorare col passare dei Gp. Anche perché ieri sono arrivati i primi segnali positivi persino per la Bmw, che ha finalmente montato i nuovi diffusori e ha piazzato Kubica tra i primi dieci. Oggi alle 14 la gara: 58 giri da percorrere in senso antiorario, al contrario di come accade sulla maggior parte delle piste, con - si spera - un po' di pubblico in più sugli spalti.