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La Roma si dà un taglio

Luciano Spalletti

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{{IMG_SX}}Vendere È la parola chiave per decriptare il futuro della Roma. Su tutti i fronti. «Bisogna vendere»: Unicredit lo ha ordinato alla Sensi (che sta cercando con l'aiuto di Mediobanca un accordo per rinviare la cessione del club), Rosella ha chiesto di fare lo stesso ai suoi «direttori». Vendere e poi comprare. Il ds Daniele Pradè dovrà seguire questo percorso obbligato nel calciomercato. Spalletti è già stato informato e ha accettato la nuova sfida, a patto che sia la società a comunicare alla piazza il ridimensionamento. Il tecnico ha suggerito le mosse per non farsi prendere dallo sconforto: cediamo i più «vecchi» e acquistiamo giovani talenti. Presto la dottoressa Mazzoleni, colei che ha l'ingrato compito di far quadrare i conti, darà i numeri: calcolato il danno del mancato ingresso in Champions, le prime stime parlano di 30-35 milioni di euro da recuperare tra operazioni in uscita e taglio degli ingaggi. Dopo gli ultimi rinnovi, la cifra complessiva al lordo degli stipendi sfiora gli ottanta milioni, ai quali vanno aggiunti i premi che fanno lievitare la spesa sopra i novanta. Troppo. Panucci è già stato congedato, Cassetti, Tonetto, Montella e Loria verrebbero accompagnati alla porta appena si presentasse l'occasione. Ma non basta. Perché chi parte va sostituito e c'è quindi bisogno di un «tesoretto» per gli acquisti. La Roma vorrebbe evitare cessioni impopolari. Totti e De Rossi sono però gli unici intoccabili. Anche Mexes, di fronte ad un'offerta sostanziosa, potrebbe partire. Ma nel suo caso c'è il problema della clausola rescissoria: chi lo vuole lo può portare via con 16 milioni. Spalletti preferirebbe tenere sia lui che Juan, un altro di quelli considerati «non incedibili» dalla società. Lo stesso Vucinic è un punto fermo del progetto tecnico ma è anche uno dei pochi con cui racimolare un bel gruzzolo di denaro: si ascolteranno offerte da 25 milioni in su. In lista di partenza pure Baptista (il suo stipendio è considerato un lusso), Menez, Perrotta (deluso dalla società) e Taddei. Porte socchiuse per Brighi e Riise. Insomma, il piano-cessioni dipenderà dagli sviluppi ora imprevedibili del mercato. I primi tasselli in entrata saranno la conferma di Motta (vanno pagati 3.5 milioni all'Udinese per la comproprietà) e l'arrivo a parametro zero di Guberti. C'è bisogno di un difensore e di un altro esterno, possibilmente capace di giocare anche da centravanti. Uno alla Iaquinta per intenderci. La ristrutturazione giallorossa riguarda anche il settore medico: Del Signore ha il contratto in scadenza e potrebbe essere sostituito. Per esami e visite la Roma si rivolgerà al Gemelli, Villa Stuart resterà il punto di riferimento per l'ortopedia.

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