Kakà, prima firma Asta per Ibra
Era il tassello mancante? No, è già tutto chiarissimo da giorni, è solo la controprova di ciò che già si sa, e cioè che Kakà è il nuovo galactico del Real. Se per lui sarà di nuovo derby, stavolta non di Milano ma di Spagna, con Ibrahimovic è presto per dirlo. Ieri è arrivata l'opinione di Guardiola, secondo il quale «Ibrahimovic è un grandissimo giocatore, e molti calciatori, quando vengono al Barcellona, diventano anche più forti». Seguita poi dalla sparata dell'agente dello svedese, Mino Raiola, che ha sottolineato come «Ibrahimovic ha una voglia matta di andare al Barcellona, e però – ha aggiunto - sono convinto che i nerazzurri non si priveranno di lui se non di fronte a molto denaro. Comunque resto ottimista, anche se prima di tutto sono realista e credo sia molto difficile concludere questo affare. Ad oggi Ibrahimovic è un giocatore dell'Inter e basta ha concluso Raiola -, e comunque Zlatan ha porte aperte anche in altre società». Insomma, c'è un'ipotesi di asta al rialzo per lo svedese. Cosa che tutto sommato, se proprio deve andarsene, non dispiace all'Inter. Interessata anche dalle dichiarazioni di Beppe Bozzo, agente di Cassano. Che spiega: «Non bisogna essere ipocriti, essere accostati a grandi squadre come Juventus ed Inter fa sempre piacere, a chiunque. Nel calcio, poi, mai dire mai...». Dipenderà dall'entità delle offerte. Come per Pellissier al Napoli, o D'Agostino alla Juve, per il quale il presidente friulano Pozzo punta alto. Oltre i venti milioni, oppure uno scambio con potenziali contropartite Giovinco e De Ceglie, che però la Juve non vuole cedere. A differenza di Trezeguet, per il quale però vanno ancora vagliate le non esorbitanti offerte.