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A Pisa gli azzurri contro l'Irlanda

L'allenamento degli azzurri

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La prima, oggi contro l'Irlanda del Nord, è un avvio soft di un ciclo di partite da un minimo di 5 a un massimo di 7, come non capitava al commissario tecnico dai tempi di Germania 2006. Così anche se gli irlandesi più attesi sono quelli dell'Eire di Trapattoni, impegnati in contemporanea a Sofia contro la Bulgaria per il girone di qualificazione guidato dall'Italia, il ct campione del mondo assicura che già stasera proverà a mettere a frutto tanta grazia azzurra tutta insieme. Lo farà aggiungendo altri pezzi alla sua casa, con la filosofia del gruppo a far da cemento e baby talenti come Santon da mattoni. «Di Santon avevo detto che è un predestinato, ora che l'ho visto ne sono anche più convinto: è esattamente così - ha spiegato il ct confermando che il neoconvocato è pronto per l'esordio - la formazione non la do, ma per tutta la settimana ho fatto certe scelte, sarebbe strano se le rinnegassi». Santon sarà dunque contro l'Irlanda del Nord il portabandiera di una generazione di ragazzi italiani alla ribalta, dai quali come nella tourneè 2005 in Canada e Usa Lippi conta di pescare forze nuove. Oltre al terzino, ci sono Giuseppe Rossi e Riccardo Montolivo. «Mi dispiace dover rinunciare a Pazzini, D'Agostino e Brighi», ha ammesso il ct parlando degli esclusi dalla lista dei 23 per il Sudafrica: al primo e soprattutto al centrocampista Udinese, in gran forma e in procinto di passare alla Juve, sarà data l'occasione per riempire gli occhi della panchina azzurra. «Quando si parla di impoverimento del calcio italiano - sottolinea Lippi - si deve fare sempre attenzione a distinguere tra club e nazionale. Chi va all'estero lo fa quasi sempre per motivi economici. Io, a differenza di altri ct, posso pescare tra il 60% dei giocatori di serie A. E se guardiamo alle nostre Under 17 e 20, il futuro è pieno di speranze: l'Under 21, poi, è tra le più forti al mondo». In vista della Confederations Cup, piuttosto, ci sono avversari-incognite come Nuova Zelanda, Usa, Egitto, o di rango come il Brasile; fino alle possibili semifinale e finale di Confederations, dove l'Italia potrebbe ritrovare la Spagna. Tra tanti condizionali, oggi si riparte da qualche certezza azzurra come Gattuso, capitano per l'occasione («non è al cento per cento, ma a me basta così come sta, per tanti motivi»), e dal risultato di Bulgaria-Eire. «Se vince Trapattoni, sono primi nel girone ma con una partita in più. Se perde, la Bulgaria rientra in corsa ma deve venire a casa nostra. Aspettiamo e vediamo», la considerazione di Lippi. Ed è chiaro che per dare un senso allo pseudo-mondiale di questo mese la partita più importante di oggi si gioca a Sofia.

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